"Per la cura della casa comune". Così si chiama l'iniziativa lanciata dall'azienda dei rifiuti romana e proposta alle 332 parrocchie della Capitale. E come sottrarsi se il nome è tratto dal sottotitolo dell'enciclica Laudato si' di papa Francesco? Il progetto prevede campagne di sensibilizzazione alla raccolta differenziata nei quartieri e la creazione di "mini-isole ecologiche" presso le strutture parrocchiali. Già avviati i primi contatti tra Ama e Vicariato.
Il progetto dell'Ama – "Le parrocchie - sottolinea Giovanni Savignano, dell'Ufficio Ama grandi produttori - sono punti di aggregazione dove la presenza di organizzazioni e gruppi caratterizza il vissuto quotidiano. Raggiungere con una adeguata proposta sulla raccolta differenziata questi luoghi e queste persone significa poter arrivare a una quota consistente di popolazione". "La nostra ipotesi di partenza – spiega il suo collega Alberto Di Vincenzo - è quella di individuare alcune parrocchie, possibilmente in ogni singola prefettura, che siano disposte a ospitare una sorta di domus dove posizionare contenitori di varie capienze destinati a più materiali post-uso, in luoghi che siano accessibili con mezzi adeguati".
La risposta della diocesi – Siccome l'iniziativa è allo stato embrionale, ancora non è stata sottoposta una convenzione al Vicariato, ma sembra suscitare l'adesione da parte della diocesi. Don Francesco Pesce, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, commenta: "Il problema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti urbani ci tocca tutti e la questione ecologica rappresenta oggi uno dei volti più inquietanti di quella che una volta la dottrina della Chiesa indicava come la 'questione sociale'. Papa Francesco, col suo magistero, ci aiuta tutti a svegliarci, ad accorgerci che ci stiamo avvelenando la vita da soli".
L'appello del Papa – Pochi giorni fa, in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, papa Francesco ha affermato: "Incoraggio le istituzioni e quanti hanno responsabilità pubblica e sociale a promuovere sempre più una cultura che abbia come obiettivo la riduzione dell'esposizione ai rischi e alle calamità naturali. Le azioni concrete, volte allo studio e alla difesa della casa comune, possano ridurre progressivamente i rischi per le popolazioni più vulnerabili. Rinnovo il mio accorato appello per la salvaguardia del creato mediante una sempre più attenta tutela e cura per l'ambiente".