Prostitute e trans accoglievano i clienti in una serie di appartamenti nel Casertano. Ad organizzare il tutto, tre persone finite nella rete dei Carabinieri. Tra di loro, c'è anche il nonno di Fortuna Loffredo, Vincenzo Guardato, la bimba di 6 anni vittima di abusi e morta il 24 giugno del 2014 dopo essere stata scaraventata dall'ottavo piano del palazzo dove abitava, nel Parco verde di Caivano.
Coinvolti anche Antonietta Zuppa e Luigi Romano che, insieme a Guardato, sono accusati di aver messo in piedi un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione. Le Forze dell'ordine hanno sequestrato le abitazioni trasformate in case di appuntamento, che venivano prese in affitto a prezzi di mercato dagli indagati grazie a prestanome e poi subaffittate a prezzi maggiorati a prostitute e trans, provenienti da tutta Italia.