"I nomi dei fidanzati bisogna scriverli solo sulla spiaggia, non sulla pelle". A dare questo consiglio è il professor Raffaele Mercuri, primario del reparto di Dermatologia del San Raffaele di Milano, intervenuto a Mattino Cinque per parlare di tatuaggi e di come rimuoverli. "Prima si usava il Laser Q-switched mentre ora si usa soprattutto il Pico Laser", spiega il professore. "Si tratta di una tecnica grazie alla quale si rompe la particella di pigmento in microscopici pezzettini facilmente eliminabili dall’organismo. Così facendo rimane solamente una leggera ombreggiatura". Per levare definitivamente anche quella specie di alone si usa invece il Laser Fraxel "che aiuta a eliminare definitivamente il tatuaggio". Per quanto riguarda i colori, Mercuri ha spiegato che "nero e grigio si eliminano facilmente mentre rosso, azzurro e bianco sono più difficili da eliminare". "Almeno sei o sette le sedute necessarie per rimuovere un tatuaggio di medie dimensioni". Proprio per questo il consiglio del professor Mercuri è chiaro: "Prima di fare un tatuaggio bisogna capire bene cosa si fa".
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