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Catalogna, verso la destituzione del governo di Puigdemont

Il governo di Madrid: "Il governatore della Generalitat si è reso responsabile di una disobbedienza ribelle"

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Con l'attivazione dell'articolo 155 della Costituzione, il governo spagnolo potrebbe decidere la destituzione di parte o di tutto l'esecutivo catalano del presidente Carles Puigdemont. Lo riferisce la stampa spagnola, precisando che sul tavolo del Consiglio dei ministri riunito in mattinata ci sono due opzioni: la sostituzione del presidente Puigdemont e dei ministri dell'Economia e degli Interni o di tutto il governo.

L'attivazione dell'articolo 155, che sarà sottoposta al voto del Senato, era già stata annunciata giorni fa per "ristabilire l'ordine costituzionale in Catalogna".

Il presidente del Senato spagnolo, il popolare Pio Garcia Escudere, ha convocato una riunione straordinaria dell'ufficio di presidenza per avviare la procedura di revoca dell'autonomia alla Catalogna. Il via libera definitivo potrebbe arrivare il 27 o il 30 ottobre.

Governo Madrid: "Da Puigdemont disobbedienza sistematica" - Per il governo spagnolo, il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, si è reso responsabile di una "disobbedienza ribelle, sistematica e consapevole" degli obblighi previsti dalla legge e dalla Costituzione e ha "gravemente attentato" all'interesse generale dello Stato. Lo affermano le motivazioni della richiesta di attivazione dell'articolo 155 all'esame della riunione straordinaria del Consiglio dei ministri a Madrid.

Sondaggio: 68% per elezioni, 66% contro art. 155 - Intanto un sondaggio Gesop, pubblicato da El Periodico, evidenzia che il 68,6% dei catalani è favorevole alla convocazione di elezioni per uscire dall'attuale crisi istituzionale, mentre il 66,5% è contro un commissariamento della regione da parte di Madrid. Alla domanda su che cosa dovrebbe fare ora il presidente Carles Puigdemont, il 29,3% risponde chiedendo la proclamazione immediata dell'indipendenza, il 24,8% la rinuncia all'indipendenza e il 36,5% un ritorno alle urne per evitare il commissariamento.

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