nella gara "Iditarod"

Alaska, cani da slitta positivi al doping

Alcuni animali di una muta trovati positivi al Tramadolo, un oppioide sintetico antidolorifico. Non era mai successo

© reuters

Per la prima volta nella storia della più famosa gara di cani da slitta del mondo, molti animali di una stessa squadra sono risultati positivi ad un oppioide sintetico antidolorifico, il Tramadolo. I funzionari della Iditarod, competizione che prevede di attraversare quasi duemila chilometri tra i ghiacci e la neve dell’Alaska, si sono rifiutati di comunicare i nomi delle persone coinvolte. La dirigenza della corsa esprime prooccupazione ma parla di un caso isolato.

I controlli - I test sulla muta di cani sono stati effettuati sei ore dopo l’estenuante corsa e hanno rivelato che il farmaco è stato somministrato entro le 15 ore precedenti. I controlli antidoping casuali, sia pre-gara sia lungo la corsa, sono stati introdotti nel 1994. Solo questo mese, tuttavia, il regolamento è stato rivisto per considerare i conduttori responsabili per i cani fuori regola, mentre prima erano i giudici a dover fornire la prova che un pilota avesse inteso somministrare le sostanze proibite.

Le parole degli organizzatori - Aaron Burmeister, membro del consiglio di Iditarod e anch’egli pilota di slitte, è apparso preoccupato: "Non è una buona situazione. Spero che potremo gettare una luce positiva sull’evento e che il conducente faccia un passo avanti". Burmeister si è anche detto scettico a proposito della teoria secondo cui i cani sarebbero stati drogati da un altro concorrente: "Come pilota mi chiedo perché i concorrenti dovrebbero dare ad un loro concorrente un farmaco che aumenta le prestazioni? Spero solo che la gente guardi la situazione nel suo complesso e capisca che i conducenti delle slitte non dopano i loro cani. E' un incidente isolato".