Finirà al Tribunale dei Minori il braccio di ferro tra una mamma che vuole far vaccinare la figlia di 13 mesi per iscriverla all'asilo, rispettando così l'obbligo legislativo, e un papà che è un fervente attivista No-Vax e che, quindi, non dà il suo consenso. A darne notizia sulle pagine de La Stampa è l'Associazione Luca Coscioni. La donna, che si è rivolta all'ente disperata per avere assistenza legale, denuncia: "Asl, carabinieri, assistenti sociali, scuola se ne lavano le mani. Io non posso firmare il modulo di consenso informato e dichiarare che anche l'altro genitore è d'accordo: sarebbe un falso passibile di denuncia".
La vicenda Anonimi i protagonisti di questa situazione, come ignoto è il luogo da dove parte la denuncia per tutelare la minore al centro del contendere. O meglio, al centro del contendere c'è la sua salute.
"La donna - spiega l'avvocato Filomena Gallo dell'associazione Luca Coscioni che fornirà assistenza legale gratuita - non può far vaccinare la bambina senza il consenso del padre e l'unica soluzione è quella di rivolgersi al Tribunale dei Minori, perché entrambi i genitori esercitano la patria potestà e in assenza del consenso di uno dei due è il giudice che autorizza, nell'arco di un mese".
La prima scadenza Intanto, si ricorda che il 31 ottobre scadrà il termine per consegnare a scuola i certificati vaccinali degli allievi tra i 6 e i 16 anni. Le sanzioni per i "fuorilegge" vanno da 100 a 500 euro.