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Studio immagina l’evoluzione della mano di un giocatore, con risultati inquietanti

Una nuova ricerca ha provato a simulare come apparirebbero le mani umane dopo migliaia di anni di evoluzione del gioco, ma le immagini sono agghiaccianti

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Il corpo umano è una macchina meravigliosa, ma anche un sistema che spesso mettiamo troppo a dura prova tra abitudini e comportamenti scorretti. Specialmente l’uso delle mani e dei pollici opponibili è ciò che ci ha distinto nell’evoluzione dal resto degli animali, dalla costruzione di enormi opere architettoniche alla microchirurgia. E chi meglio dei giocatori conosce l’importanza delle mani nei videogiochi? Uno studio rivela come saranno i nostri arti superiori tra diversi secoli, ma le immagini non sono di certo confortanti.

Le nostre mani non si sono mai evolute per interfacciarsi perfettamente con i numerosi controller in commercio, diversi per stile e design, quindi la capacità di giocare è sempre ostacolata dalla nostra conformazione biologica. La ricerca in questione mira a sondare cosa succederebbe se guardassimo avanti di migliaia di anni, in un'epoca in cui i videogiochi sono diventati un aspetto quotidiano dell'esperienza umana.

A inaugurare lo studio il portale Slotswise in collaborazione con alcuni esperti di controller di gioco per immaginare la mano perfetta del videogiocatore. Le immagini, che rivelano come sarebbero le nostre mani se si evolvessero per il gioco in futuro, appaiono inquietanti: pollici giganti e potenti per ottenere un controllo preciso sugli stick analogici, così come indice e medio allungati per toccare oltre una dozzina di pulsanti, grilletti o tasti. Anulare e mignolo si ridurranno in appendici tozze simili ad artigli, progettate solo per avvolgere le impugnature di un controller e niente di più.

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Simon Cornelius, amministratore delegato dell'agenzia di gioco Cornelius Creative Ltd, ha affermato che l'attuale tendenza nel gaming è per una maggiore complessità dei dispositivi e dunque un numero maggiore di input sui joypad di gioco.

"Un aumento dei pulsanti sui controller significa che le nostre dita, in particolare pollice, indice e medio stanno compiendo lo sforzo maggiore e devono allungarsi di più” ha affermato Cornelius. "Mi aspetterei quindi che un'evoluzione delle nostre mani includa un allungamento di quelle dita, con tempi di reazione più rapidi, mentre anulare e il mignolo andranno ad atrofizzarsi del tutto".

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A seguito di questo studio e delle immagini pubblicate, forse il mondo dei videogiochi inizierà a porsi diverse riflessioni, così com’era successo a seguito dello studio che aveva dato un’idea di come sarebbe diventato un giocatore dopo vent'anni di assidue sessioni videoludiche.

Forse l’umanità rinuncerà ai controller e riconoscerà dispositivi più semplici ed ergonomici come interfaccia di gioco definitiva, tornando ai buon vecchi e innocui mouse e tastiera.

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