Parziale sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per 840 milioni nel 2018 e per 340 milioni nel 2019. Lo prevede il testo del decreto fiscale, approvato in Cdm. Come si legge nella relazione tecnica, si ipotizza nel 2018 la riduzione dell'aumento dell'aliquota Iva al 10% che passerebbe all'11,14% al posto dell'11,50% attualmente previsto e il taglio dell'aumento delle accise in calendario nel 2019, pari a 340 milioni su 350.
Dl fisco composto da 21 articoli - In totale il dl fisco è composto da 21 articoli. Il testo, visionato dall'Ansa, prevede numerosi interventi: oltre a un primo stop all'aumento dell'Iva, figurano la rottamazione delle cartelle esattoriali, il rafforzamento del Golden Power, l'introduzione di alcune soglie "anti-scorrerie" nel caso di acquisti di quote di società italiane quotate da parte di soggetti stranieri extra Ue.
1,1 miliardi extragettito cartelle copre il "buco" voluntary - La prima edizione della rottamazione delle cartelle e delle liti fiscali porterà nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di euro di maggiori introiti nel 2017 (700 milioni la rottamazione relativa ai debiti erariali, Inps e Inail, 400 milioni le liti) che consentono di "compensare il minor gettito realizzato rispetto alle previsioni per la procedura di collaborazione volontaria", la cosiddetta voluntary bis. Il "buco", secondo quanto si legge nella relazione tecnica al decreto fiscale, ammonta infatti a 1.070 milioni di euro.
Rottamazione bis vale circa un miliardo nel 2018 - Dalla rottamazione bis si stimano incassi per circa 1 miliardo nel 2018, sia dalla riammissione di chi era stato escluso sia attraverso l'estensione ai primi nove mesi del 2017. E' quanto si evince dalla relazione tecnica al dl fiscale bollinato. Potenzialmente i contribuenti che potrebbero essere "ripescati" sono 53.365 e di questi 43.339 stanno comunque già aderendo ad un piano di rottamazione per altre cartelle. Gli incassi legati a questa misura sono stimati in 518 milioni (su un potenziale di 1,4 miliardi), mentre dalle cartelle 2017 si attendono 553 milioni.
Golden Power, senza notifica maxi-multa - La sanzione per la mancata notifica di un'operazione sottoposta al Golden Power potrà ora arrivare fino al doppio del valore dell'operazione e comunque non dovrà essere inferiore all'1% del fatturato realizzato dalle imprese coinvolte. La sanzione scatta "salvo che il fatto costituisca reato e ferme le invalidità previste dalla legge".
Al 10%, 20% e 25% le soglie "anti-scorreria" - Sono tre le soglie "anti-scorreria" previste dal decreto fiscale per l'acquisto di quote di società quotate da parte di soggetti extra-Ue. Superato il 10, 20 e 25 per cento l'acquirente dovrà dichiarare: i modi di finanziamento, se agisce solo o in concerto, se intende fermarsi o proseguire fino al controllo, le sue intenzioni sui patti parasociali, se intende proporre integrazione o revoca degli organi amministrativi o di controllo. La Consob dovrà emanare un regolamento.
Da concessione gratta e vinci 750 milioni nel 2018 - Arriva poi una proroga della concessione per le lotterie nazionali ad estrazione istantanea, come i gratta e vinci, che porterà nelle casse dello Stato 50 milioni nel 2017 e 750 milioni nel 2018.
420 milioni a Rfi per il 2017 - Inoltre è autorizzata la spesa di 420 milioni di euro per l'anno 2017 per il finanziamento del contratto di programma, parte investimenti 2017-21, tra il ministero delle Infrastrutture e la società Rete ferroviaria italiana.
21,5 milioni per strutture pediatriche e di adroterapia - Il decreto fiscale stanzia 21,5 milioni di euro per finanziare attività di ricerca, assistenza e cura e per migliorare i livelli essenziali di assistenza: 9 milioni sono per strutture pediatriche che svolgono anche trapianti "di tipo allogenico"; 12,5 milioni per strutture accreditate, anche private accreditate, centri di riferimento nazionale per l'adroterapia, eroganti trattamenti di specifiche neoplasie maglie mediante l'irradiazione con ioni di carbonio. Rispetto alla bozza è saltato il riferimento esplicito al Bambino Gesù per il primo caso e al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia nel secondo caso. Nessuna risorsa poi per la Fondazione Santa Lucia per la quale erano previste risorse nella bozza iniziale.