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Microsoft punta sul riconoscimento vocale e compra Nuance

L'acquisizione di Nuance per 19,7 miliardi di dollari permetterà a Microsoft di combinare il suo cloud con il riconoscimento vocale

Microsoft ha annunciato la seconda più grande acquisizione della sua storia per investire sempre più nell'Intelligenza Artificiale. Con un 'assegno' da 19,7 miliardi di dollari, infatti, la società di Bill Gates ha acquisito Nuance Communications, società specializzata nel riconoscimento vocale per le applicazioni mediche, tecnologia che nei piani di Microsoft verrà integrata nel suo cloud computing per l'archiviazione di dati. Secondo quando comunicato dalle due società, la transazione è destinata a chiudersi entro quest'anno, mentre Mark Benjamin rimarrà CEO di Nuance, riportando a Scott Guthrie, vicepresidente esecutivo di Cloud & AI di Microsoft.

NUANCE E SIRI DI APPLE
Nuance è tra i pionieri e fornitori leader nel settore dell'IA conversazionale e di intelligenza clinica ambientale basata sul cloud per i fornitori di assistenza sanitaria. Il software utilizzato, Dragon, utilizza il deep learning per capire il linguaggio parlato e migliora la sua precisione nel tempo adattandosi alla voce dell'utente. Tra le tante licenze concesse da parte di Nuance per questa tecnologia, la più famosa ha visto protagonista Siri di Apple.

LE SOLUZIONI IN CAMPO MEDICO DI NUANCE
I prodotti di Nuance includono Dragon Ambient eXperience, Dragon Medical One e PowerScribe One per la refertazione radiologica, tutte basate sul riconoscimento vocale clinico e offerte tramite Microsoft Azure. L'acquisizione di Nuance da parte di Microsoft, infatti, arriva dopo il successo della partnership esistente tra le società annunciata nel 2019. Le soluzioni di Nuance di comandi vocali funzionano perfettamente con i sistemi sanitari di base, alleviando il peso della documentazione clinica e consentendo ai fornitori di offrire esperienze migliori ai pazienti. Inoltre, queste soluzioni sono attualmente utilizzate da più del 55% dei medici e dal 75% dei radiologi negli USA e sono utilizzate nel 77% degli ospedali statunitensi.

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