una sorta di decreto omnibus

Dalla norma anti-scorrerie alle cartelle rottamabili: ecco il Dl Fisco

Alitalia, Ilva e messa insicurezza degli asset strategici del Paese: la norma firmata Calenda è più un decreto omnibus che una legge fiscale

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Torna la rottamazione delle cartelle, ma arrivano anche l'attesa norma anti-scorrerie, voluta intensamente da Carlo Calenda, il rafforzamento del golden power, tempi più lunghi e più risorse per Alitalia, oltre che per le grandi imprese in crisi, a partire dall'Ilva. Di norme puramente fiscali nel rinominato "Dl Fisco" che prelude alla manovra ne compaiono poche. Il provvedimento si presenta più come un "decreto omnibus", volto a generare nuovo gettito e aggiustare il buco lasciato dallo scarso successo della voluntary disclosure-bis, ma anche - come sottolinea lo stesso Calenda - a mettere in sicurezza gli asset strategici del Paese.

Stop allo shopping selvaggio dall'estero Nel Dl Fisco il governo ha innanzitutto deciso di porre un limite allo shopping selvaggio degli investitori esteri in Italia, fissando al 10% del capitale la soglia minima rilevante per l'applicazione "dell'obbligo aggiuntivo di comunicazione" su chi acquisisce una partecipazione in una società quotata. In pratica chi supera quella quota dovrà spiegare perché lo stia facendo e quali siano "le finalità perseguite con l'acquisizione". La misura, ha tenuto a sottolineare a scanso di equivoci il Mise, non è retroattiva e non è quindi applicabile al caso Mediaset-Vivendi.

Rafforzamento del golden power Stesso dicasi per il rafforzamento del golden power, in questo caso non applicabile a Tim-Vivendi. Il decreto prevede l'estensione della disciplina, esclusivamente per operazioni effettuate da soggetti extra-Ue, ad una lunga e dettagliata lista di settore: alle infrastrutture critiche o sensibili (immagazzinamento e gestione dati, infrastrutture finanziarie); alle tecnologie critiche, compresa l'intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, le tecnologie con potenziali applicazioni a doppio uso, la sicurezza in rete, la tecnologia spaziale o nucleare; alla sicurezza dell'approvvigionamento di input critici; all'accesso a informazioni sensibili o capacità di controllare le informazioni sensibili.

La rottamazione-bis delle cartelle esattoriali Come annunciato, il decreto riapre i termini per la sanatoria delle cartelle fiscali, ma non delle liti (materia che potrebbe essere oggetto di confronto parlamentare). La rottamazione bis riguarda i ruoli fiscali e contributivi pendenti dal primo gennaio al 30 settembre 2017. Il pagamento può essere effettuato in massimo cinque rate da pagare a partire da luglio 2018. La richiesta di adesione andrà invece presentata entro il 15 maggio 2018. Si riapre inoltre fino a tutto novembre il termine per chi aveva aderito al primo programma di rottamazione ma aveva saltato le prime due rate. La riapertura dei termini vale anche per chi aveva fatto domanda ma non era stato ammesso.

Estensione dello split payment Tra le misure fiscali, il governo ha deciso di estendere lo split payment anche agli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, alle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche e a tutte le società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di amministrazione pubblica. Non viene inserito l'obbligo di fatturazione elettronica tra privati, ma - a sorpresa - viene avviata la sterilizzazione degli aumenti Iva in vista del prossimo anno. Per ora viene cancellato circa un miliardo, sui 15,7 totali, rimandando alla legge di bilancio, "compatta ed efficace", come la definisce Pier Carlo Padoan dal consesso del Fmi, l'impegno a disinnescare i restanti.

Fine del monopolio Siae sui diritti d'autore Tra gli extra arrivano l'anticipo della possibilità per le imprese e i lavoratori autonomi di fruire del credito d'imposta previsto per le campagne pubblicitarie su quotidiani periodici e sulle radio e tv locali e la fine del monopolio Siae sui diritti d'autore. La norma consente cioè a tutti gli organismi di gestione collettiva operanti nel territorio dell'Unione, purché no profit e di proprietà degli autori (i cosiddetti organismi di gestione collettiva), di rappresentare i propri associati e anche di procedere direttamente alla raccolta dei diritti, senza l'obbligatoria intermediazione della Siae.

Le ultime fasi del Dl Fisco Il provvedimento è stato approvato dal Cdm nella formula 'salvo-intese'. Nel fine settimana gli uffici continueranno a mettere a punto le norme, in vista del rientro di Padoan da Washington. Una volta firmato dal ministro, il testo potrà quindi essere pubblicato in Gazzetta, in tempo per l'approvazione della legge di bilancio.