Per la prima volta Uber, servizio di trasporto automobilistico privato, ha superato i taxi gialli a New York. La spinta per la compagnia californiana arriva soprattutto dai quartieri fuori Manhattan (Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island), dai quali partono metà delle corse. Nel mese di luglio, secondo i dati riportati dal New York Times, Uber ha registrato una media di 289mila corse giornaliere rispetto alle 277mila dei taxi tradizionali.
Il risultato è arrivato soprattutto grazie alla strategia di potenziare la presenza fuori da Manhattan, in particolare in zone dove i taxi sono rari e dove anche l'accesso ai trasporti pubblici è decisamente più limitato che nelle aree centrali della città. "Uber è ovunque, quando penso al taxi penso a Uber, perché è la cosa migliore da usare adesso", ha spiegato Samantha Forrest, 22enne madre single che vive nel Bronx. Il suo quartiere, Soundview, enclave della 'working class', è una delle zone che registra la crescita maggiore dell'azienda californiana a New York. Nella zona, infatti, le corse sono salite ad una media di 6.132 a settimana in agosto, contro le 1.189 dell'anno precedente.
A Londra ricorso contro il blocco del rinnovo della licenza - Intanto, come promesso, Uber ha presentato un ricorso contro la decisione dell'autorità comunale dei trasporti londinese, la Tfl, di non rinnovare la licenza del servizio di auto con conducente, nel fondamentale mercato della capitale britannica. Questo le permette di poter continuare ad operare nei prossimi mesi nella metropoli. Allo stesso tempo un portavoce della società Usa assicura la volontà di continuare nei "colloqui costruttivi" intrapresi con le autorità di Londra e soprattutto di risolvere i problemi che hanno portato al mancato rinnovo.