E' stato estradato in Italia il minorenne comasco che per mesi aveva abusato sessualmente del fratellino più piccolo per soddisfare le richieste di una "fidanzatina virtuale" dietro la quale si nascondeva invece un pedofilo seriale. La polizia aveva arrestato il pedofilo e individuato il ragazzino, che nel frattempo aveva però lasciato il Paese con la famiglia. Il ragazzo è stato raggiunto in Gran Bretagna da un ordine di arresto europeo.
Il giovane ha confermato agli inquirenti l´autenticità dei fatti documentati. Tutto era iniziato con un'amicizia nata su Facebook tra un adolescente lombardo e un´apparente "ragazza di diciassette anni, piuttosto avvenente", che prima lo aveva sedotto in Rete e poi lo aveva indotto ad abusare sessualmente del fratellino, dieci anni più piccolo, e a inviarle il materiale pedopornografico realizzato.
Il pedofilo seriale - Dietro l'identità della "fidanzatina" si celava però un pedofilo quarantenne, già arrestato a luglio in Veneto per detenzione di ingente materiale pedopornografico e attualmente in carcere. L'uomo, un single disoccupato, viveva da solo in un condominio di una zona periferica della provincia comasca.
L'analisi delle chat private - Dalle indagini su computer e cellulare dell'uomo, era emerso che il 40enne, nascondendosi dietro un falso profilo, aveva intrapreso amicizie virtuali con minori, prevalentemente di sesso maschile. Una volta ottenuta in chat la fiducia degli adolescenti con i quali veniva via via in contatto, otteneva da loro i numeri di cellulare.
L'invio di foto hot col fratellino - Dall'analisi delle chat riguardanti il minorenne estradato, è emerso che quest'ultimo non ha soltanto inviato alla "fidanzatina virtuale" foto di sé stesso in atteggiamenti sessualmente espliciti, ma si era anche spinto, dopo qualche resistenza iniziale, ad esaudire le sue richieste di coinvolgere negli atti sessuali anche il suo fratellino.
L'ordine d'arresto - Il pericolo per l'integrità psicofisica del piccolo abusato aveva spinto gli investigatori a richiedere l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del fratello maggiore, che però nel frattempo aveva lasciato l'Italia assieme a tutto il nucleo familiare. Raggiunto in Gran Bretagna da un ordine di arresto europeo, l'adolescente dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale su minore, atti sessuali con minore e divulgazione di materiale pedopornografico, aggravati dall'abuso di relazioni domestiche.