Fotografie di città in fiamme, di persone in lacrime e di bambini che abbracciano cadaveri. Poi una scritta in arabo e altre due in ingrese: "Stop all’uccisione dei musulmani birmani" e "stop al terrore buddista". Si tratta di un attacco informatico ai danni di 12 siti istituzionali del foggiano: Ordona, Biccari, Orsara, Troia, Castelluccio dei Sauri, Celenza Valfortore, San Marco La Catola, Pietramontecorvino, Mottamontecorvino, Faeto, Celle di San Vito, Castelluccio Valmaggiore, Anzano di Puglia.
Un'azione firmata dal Fallaga Team, il collettivo di hacker dello Stato Islamico, che inneggia all'"Islam unica religione": "Islam Only Religinon" infatti è la frase che compare all'inizio delle pagive violate. In tutto questo, non mancano le firme degli autori. Si tratta di Mr.O.Jz, Pablo Escobar Ter, Hetler Tn, Fallag Kill4r, pseudonimi dei pirati informatici che dicono di appartenere al “Tunisian Cyber Resistance Al Fallaga Team”. L’attacco è durato più di 48 ore: dal 6 ottobre all’8 ottobre, quando i server hanno ceduto alla minaccia jihadista. Ora il traffico dei portali è stato ripristinato.
“Abbiamo fermato l’attacco", riferisce il sindaco di Ordona, Serafina Stella, intervistata dal giornale online l'Immediato, "e nelle prossime ore procederemo a presentare regolare denuncia dopo contatti già intercorsi con la Polizia Postale. Ci sono altri siti internet coinvolti e questo mi fa pensare che dovremmo alzare il livello di guardia sulla sicurezza informatica”.