Marco Predolin non vuole passare per il bestemmiatore e l'omofobo. Così, dopo la squalifica dal grande "Grande Fratello Vip", in un’intervista esclusiva al settimanale "Chi" - in edicola da mercoledì 11 ottobre - si difende. "L'esclusione dal GfVip è avvenuta non per una bestemmia, ma a causa di un turpiloquio. Ne ho parlato con gli avvocati", spiega.
"Non sono un bestemmiatore, voglio si sappia - prosegue - E non sono omofobo. Chi mi conosce, in primis i miei amici gay, mi hanno detto: 'Mandali a quel paese, non sanno chi sei'. Ho cazzeggiato, sono un battutaro e quest'ironia l'ho 'rubata' proprio all'autoironia dei miei amici gay. In realtà ho fatto un errore ben più grande. Ho scelto la realtà, ho scelto di essere Predolin. Tutti usiamo parolacce. Non si dice 'perbacco' per la strada, io sento dire 'c...o'. Io mi sono mostrato nudo. Un uomo risolto, nel bene e nel male. Forse avrei dovuto fingere come fa la maggior parte dei concorrenti rimasti in gara. Finti, fintissimi. Io ero, sono e rimarrò vero".
Con la solita franchezza l'ex conduttore non risparmia frecciate ai suoi compagni di gioco: "Si odiano tutti e mancano di personalità. Lorenzo Flaherty oggi limona Malgioglio, ma ieri con me rideva di gusto quando ironizzavo su Cristiano. Lo bacia perché era in nomination. Se questa è la tv non fa per me".
Predolin non nasconde nemmeno le difficoltà che ha dovuto superare nella vita per poter tornare in tv: "Ho avuto un periodo di difficoltà economica, sono padre di due ragazze e ringrazio la mia ex moglie Cristina che in quel momento mi ha dato una mano in tutti i sensi. Sono finito in un vicolo cieco. Ho ridimensionato la mia vita in modo radicale. Ho fatto ogni tipo di lavoro. Due anni di sofferenza totale. Oggi vivo dignitosamente, ma vorrei tornare a fare il mio lavoro. Un volta ero un conduttore, anzi sono un conduttore. Altrimenti emigro in Argentina e qualcosa salterà fuori".