Il Governo spagnolo "farà tutto il necessario" per impedire l'indipendenza della Catalogna. Così il premier spagnolo Mariano Rajoy esprime con fermezza la propria posizione alla vigilia del possibile strappo ufficiale del governatore ribelle Carles Puigdemont. Intanto la Corte superiore di giustizia catalana ha tolto ai Mossos d'Esquadra la responsabilità esclusiva della sorveglianza del Palazzo di Giustizia di Barcellona, affidando l'incarico anche alla polizia nazionale.
Il Partito Popolare: "Puigdemont rischia il carcere" - Il presidente catalano, Carles Puigdemont, "rischia di finire in carcere se dichiara l'indipendenza". Questo il duro monito lanciato dal vicesegretario della comunicazione del Partido Popular (il partito del premier spagnolo Rajoy), Pablo Casado, che aggiunge: "Rischia di fare la stessa fine del suo predecessore Lluis Companys, che tentò di proclamarla nel 1934". All'epoca la "Repubblica Catalana" durò appena undici ore: Companys e i suoi ministri vennero imprigionati.
Il Partito Socialista Operaio Spagnolo: “Dalla parte della Spagna” - Il segretario Pedro Sanchez ha affermato che, in caso di strappo, il PSOE appoggerà la risposta dello Stato spagnolo. Sanchez ha anche invitato il presidente catalano Carles Puigdemont ad "abbandonare" questa strada ed a tornare al "dialogo" , affermando che "siamo ancora in tempo".
L’Unione Europea: “Stessa posizione” - Una dichiarazione di indipendenza della Catalogna domani "è solo speculazione". A dirlo i portavoce della Commissione Ue, che hanno anche riportato come il presidente Jean-Claude Juncker durante una conversazione telefonica con la cancelliera Angela Merkel abbia “ribadito la stessa posizione che la Commissione ha chiaramente espresso negli scorsi giorni a più riprese".
La Germania: “Per l’unità della Spagna” - In un colloquio telefonico con il premier spagnolo Mariano Rajoy, la cancelliera tedesca Angela Merkel gli ha "manifestato il proprio sostegno per l'unità della Spagna". A riferirlo è il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert.