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Roma, 17enne in coma dopo una lite fuori da una discoteca: 4 indagati per lesioni gravissime

Il ragazzo, trovato dopo alcune ore nel parcheggio della "Nuvola" di Fuksas, si trova attualmente ricoverato presso il reparto di rianimazione dell'ospedale San Camillo

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Sono indagati per lesioni gravissime i 4 giovani che, nella notte tra venerdì e sabato, avrebbero picchiato e poi rincorso un 17enne fuori da una discoteca dell'Eur a Roma. Il ragazzo, trovato in gravi condizioni dopo alcune ore nel parcheggio della "Nuvola" di Fuksas, si trova attualmente ricoverato in coma presso il reparto di rianimazione dell'ospedale San Camillo con un trauma cranico e una lesione a un rene.

Gli accertamenti della polizia sono coordinati dal pm di Roma, Roberto Felici. Secondo quanto ricostruito finora dagli agenti del commissariato Esposizione, che hanno inviato a piazzale Clodio una prima informativa, la discussione sarebbe iniziata in strada tra due gruppi di giovani, una decina tra minorenni e appena maggiorenni, che si conoscevano. Da lì è scaturita una lite per motivi banali, forse per una ragazza o un drink.

Dopo la rissa il ragazzo è scappato, forse inseguito da due con cui aveva litigato. Il giovane, a quel punto, avrebbe scavalcato la recinzione del parcheggio. Una telecamera lo avrebbe ripreso sulla rampa all'interno. Ancora da chiarire se le lesioni gravi siano dovute al pestaggio o alla caduta.

A Pomeriggio Cinque è intervenuto il responsabile della comunicazione di Room26, il locale di Roma dove è esplosa la lite tra il giovane 17enne finito in coma, ed altri ragazzi. “Abbiamo un protocollo di sicurezza: se c’è una discussione le persone vengono separate immediatamente ed espulse da due diverse uscite”, chiarisce l’uomo, che poi aggiunge che solo il giorno dopo, attraverso i giornali, la discoteca ha scoperto il reale epilogo di quell’alterco. “Abbiamo letto sui giornali che i ragazzi hanno continuato a discutere una volta fuori dal locale e che il giovane è stato poi trovato in fin di vita vicino alla nuvola di Fuksas”, ha aggiunto, sostenendo che nessun aiuto è arrivato dalle telecamere esterne. “Non hanno ripreso nulla”, ha concluso.

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