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Gb, mostra video dell'Isis ai fratelli minori: condannato a 6 anni di carcere

L'uomo ha costretto due bambini a vedere immagini di decapitazioni per "prepararsi" a combattere per lo Stato Islamico

-afp

Un uomo di 38 anni è stato condannato a sei anni di carcere per aver mostrato i video dell’Isis ai fratelli minori. Zameer Ghumra, un farmacista residente a Nottingham, ha indottrinato i bambini costringendoli a guardare le immagini diffuse dallo Stato Islamico, comprese quelle che documentano le decapitazioni dei condannati. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di propaganda terroristica.

Lezioni di Jihad - Ghumra ha usato le produzioni dell’organizzazione islamista per spingere i piccoli a diventare miliziani. Oltre alla visione di filmati violenti, le "lezioni" prevedevano anche consigli su come difendersi con un coltello o sopravvivere a un bombardamento. Gli "allievi" venivano premiati con un dolcetto per convincerli a progredire. Un lavaggio del cervello condotto "con grande determinazione", nonostante il disappunto degli stessi fratellini. " Mi ha fatto vedere la decapitazione di un soldato americano", ha detto uno dei minori. Mi ha fatto stare male, ero disgustato. Ma lui diceva: se ami davvero Allah, devi farlo". Il ragazzino si è dissociato dalle simpatie islamiste del fratello: "E’ molto estremista, crede che sia giusto uccidere quelli che parlano male dell’Islam".

Bambini traumatizzati - Secondo la testimonianza della madre di Ghumra, i bambini avrebbero mostrato presto i segni del trauma subito. "Si svegliavano nel cuore della notte con la paura di essere uccisi", ha detto alla Corte. I fratellini sarebbero stati terrorizzati dalla prospettiva di unirsi allo Stato Islamico in Siria ed essere costretti a eseguire le decapitazioni riprese nei video. "Si tratta di crimini scioccanti. Azioni come queste danneggiano i bambini e offendono la grande maggioranza dei musulmani", ha detto il giudice Gregory Dickinson. Per la Corte Ghumra ha cercato di trasformare due bambini in terroristi, senza poi mostrare “alcun rimorso” per le conseguenze delle sue azioni. Nonostante le indagini abbiano escluso  che fosse in contatto con l'Isis, i giudici hanno valutato con particolare severità il danno psichico inflitto ai bambini. "I piccoli sono stati coraggiosi a testimoniare - ha detto la procuratrice, Sue Hemming - è solo grazie a loro che abbiamo assicurato alla giustizia un uomo pericoloso".

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