Il giudice brasiliano Josè Marcos Lunardelli, del Tribunale regionale federale della terza Regione, ha concesso la libertà a Cesare Battisti, accogliendo la richiesta di habeas corpus avanzata dagli avvocati del terrorista. Battisti era stato arrestato due giorni fa a Corumbà, nel Mato Grosso do Sul. I media locali confermano: "Ha lasciato il carcere, è già a casa".
Il giudice ha però richiesto che Battisti firmasse un impegno a comparire mensilmente in tribunale per dimostrare la sua residenza e giustificare le proprie attività, e a non lasciare la città in cui vive, la zona interna di San Paolo, senza autorizzazione della giustizia.
La decisione del tribunale con sede a San Paolo è provvisoria, ma Battisti potrebbe lasciare il carcere di Corumbà nelle prossime ore. I suoi difensori, Igor Sant'Anna Tamasauskas e Otavio Mazieiro, hanno divulgato una nota alla stampa informando che stanno prendendo "tutte le misure necessarie" affinché il loro assistito sia liberato al più presto.
Il sito brasiliano G1 ha confermato che Cesare Battisti è tornato nella sua casa sul litorale di San Paolo. Secondo i media locali, l'ex terrorista è partito dall'aeroporto internazionale di Campo Grande, dopo aver lasciato Corumbà. Prima di imbarcarsi sul volo per San Paolo, Battisti si è fermato al bar dell'aeroporto di Campo Grande e, con gesto ironico, ha fatto un brindisi con la birra in direzione dei fotografi.
Media: "Il Brasile rafforza l'idea di estradizione" - Membri del governo brasiliano sostengono che i reati commessi da Cesare Battisti con il tentativo di fuga in Bolivia possano rafforzare le motivazioni giuridiche per la sua estradizione in Italia. Lo scrive il quotidiano Estado de S.Paulo. Secondo fonti vicine alla presidenza della Repubblica, c'è la possibilità che il capo di Stato, Michel Temer, annulli l'asilo politico concesso a Battisti nel 2010 dall'ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva.