Si è chiusa in casa per un mese la studentessa americana che il 7 settembre denunciò due carabinieri per violenza sessuale, nella sua casa di Firenze, nei confronti suoi e di un'amica. E solo adesso esce dal silenzio, con una mail che arriva dagli Stati Uniti, dove è ritornata dai familiari. "Tornerò a Firenze - dice - e ho fiducia nella giustizia".
La studentessa, 21 anni, nella sua mail scritta in inglese dice che fa fatica ad uscire, che ancora non se la sente di tornare all'università, ma che sta cercando di superare questo momento difficile "con l'assistenza dei medici" per un "doloroso recupero fisico e psicologico".
Aggiunge, come racconta "la Repubblica", che " ci sono molte domande in sospeso" e ritiene prudente "lasciare che il sistema giudiziario italiano conduca le sue indagini e abbia il tempo di esaminare le prove. Sono fiduciosa".
Dice poi di essere grata a Firenze a al corteo di solidarietà organizzato per lei e la sua amica da un gruppo di donne. "Questo ha significato moltissimo per me - assicura -, dal momento che l'Italia ha un posto speciale nel mio cuore".