Salvata da un iPhone7 rosa. È la storia di una ragazza sopravvissuta alla strage di Las Vegas. Sarebbe potuta essere la 60esima vittima di Stephen Paddock, ma il suo smartphone le ha “salvato la vita”. Come ha raccontato la donna stessa - la cui identità è sconosciuta - al tassista che l’ha riaccompagnata a casa al termine del concerto poi trasformato in massacro, il telefono ha deviato la pallottola che avrebbe potuto ucciderla.
La foto è stata scattata dal tassista, che l’ha poi postata sui social. L’immagine mostra, appunto, il telefono distrutto dalla pallottola.
E anche Siri… - A dimostrare che la tecnologia può essere d’aiuto perfino in situazioni drammatiche come in quella di Las Vegas anche la storia di Heather Gooze. La donna ha raccontato alla Cnn di aver visto morire un 23enne canadese, Jordan McIldoon, uno sconosciuto per lei. In quel momento, ha sentito il bisogno di avvertire i genitori del giovane: "Non volevo fosse un corpo senza nome. Avevo il dovere di aiutare quel ragazzo e la sua famiglia". Ha così deciso di utilizzare l’assistente virtuale Siri. Gooze ha chiesto “chiama mamma” tramite l’iPhone della vittima ed è riuscita così a parlare con la donna.
Las Vegas concertgoer's life is saved by her IPHONE after a bullet shatters rose gold handset during deadly attack pic.twitter.com/R1RE1mt1Oy
— Pst. Gbenro (@gbenro) October 4, 2017