Marilou Danley, la compagna del killer di Las Vegas, è rientrata negli Stati Uniti dalle Filippine, dove si trovava al momento della strage. Ad accoglierla al Los Angeles International Airport gli agenti dell'Fbi, che l'hanno poi sottoposta a un interrogatorio. Nel mirino ci sarebbero le transazioni finanziarie di Stephen Paddock: i federali hanno parlato di un bonifico per migliaia di dollari eseguito dal killer proprio verso le Filippine.
"Danley è arrivata nelle Filippine il mese scorso e poi ha ricevuto un bonifico di 100mila dollari da parte di Stephen Paddock", ha dichiarato il portavoce dell'Nbi, l'equivalente dell'Fbi americana. La donna, con passaporto australiano, era emigrata negli Stati Uniti vent'anni fa per lavorare nei casinò.
Intanto il bilancio della strage al concerto di Las Vegas è salito a 59 vittime. Il Sunrise Hospital and Medical Center ha comunicato che un'altra persona è deceduta a causa delle ferite riportate nella sparatoria. Sono oltre 500 i feriti, di cui almeno 31 in condizioni critiche.
Paddock aveva piazzato telecamere nella suite - Prima di aprire la raffica di fuoco contro migliaia di persone al concerto, Stephen Paddock aveva creato attorno a sé una fitta rete di sorveglianza con videocamere posizionate nella suite e nel corridoio dell'albergo, al 32esimo piano del Mandalay Bay Resort and Casino. Secondo gli inquirenti, in questo modo l'uomo voleva tenere a bada eventuali intrusi e avere a disposizione il maggior tempo possibile prima dell'arrivo della polizia.
Dalle indagini è inoltre emerso che il killer ha manomesso dodici armi semiautomatiche con un dispositivo, chiamato "bump stock", che consentiva di sparare come fossero automatiche. Lo riferisce Jill Schneider, agente speciale del Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms, aggiungendo che l'uomo aveva nascosto circa 50 armi in tre diversi posti.