ACCUSATO DI ESSERE IL CAPO BRANCO

Stupri Rimini, processo Butungu rinviato al 17 ottobre

Il 20enne congolese è accusato di essere il capo del branco autore delle violenze sessuali compiute a Miramare

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Il Tribunale collegiale di Rimini ha concesso i termini a difesa e ha rinviato il processo per direttissima nei confronti di Guerlin Butungu al 17 ottobre. Il 20enne congolese è accusato degli stupri di Miramare, compiuti nella notte tra il 26 e 27 agosto, di una turista polacca e di una trans peruviana con i tre complici minorenni. Dodici i capi di imputazione che comprendono rapine, gli stupri e una tentata violenza ai danni di una coppia italiana.

Per il difensore di Butungu, Mario Scarpa, procedere con rito direttissimo in un caso così grave lederebbe con il diritto di difesa dell'imputato "che ha confessato sì, ma parzialmente". "Ci sono addebiti che Butungu respinge come quello dello spaccio di stupefacenti", ha detto il legale.

La pubblica accusa, il procuratore capo, Paolo Giovagnoli e il sostituto Stefano Celli, hanno prodotto alla Corte la trascrizione dell'interrogatorio in carcere di Butungu, avvenuto lo scorso 27 settembre in cui confessa la partecipazione ai reati. La pubblica accusa si è detta non contraria a processare in altra sede il congolese per quei reati che non ha confessato.

Il congolese, che è stato portato in aula per assistere al processo, è stato solo interpellato da giudice al fine di capire il grado di comprensione della lingua italiana. In aula, ad inizio processo la Corte ha anche ammesso la presenza delle telecamere autorizzate alle riprese del processo ma non dell'imputato né dell'unica parte offesa presente, la trans peruviana, difesa dall'avvocato Enrico Graziosi. L'avvocato Maurizio Ghinelli invece rappresenta i due ragazzi polacchi, vittime della violenza del branco lo scorso agosto.