LO RIVELA LA POLIZIA

Strage Las Vegas, killer aveva 42 armi e materiale per esplosivo

Stephen Paddock aveva modificato i fucili per farli sparare a raffica. Bufera su Google e Facebook per le fake news

© -afp

Gli investigatori hanno trovatoalmeno 42 armi da fuoco, tra pistole e fucili, tra la camerad'albergo e l'abitazione di Stephen Paddock, il killer di LasVegas. Lo afferma la polizia. Nella stanza di hotel le armirinvenute sono 23. Paddock aveva nellasua automobile del nitrato di ammonio, un composto chimicoutilizzato anche per produrre alcuni esplosivi. La strage si è consumata in soli 9 secondi, tanto gli è bastato per uccidere decine di persone.

La polizia ha trovato 23 pistole all'interno della stanza dell'hotel Mirage di Las Vegas, dalla quale Stephen Paddock ha sparato. Inoltre il vice sceriffo della contea di Clark, Todd Fasulo, ha fatto sapere che nella casa di Paddock - a Mesquite, a due ore di distanza da Las Vegas - gli agenti hanno trovato altre 19 pistole.

Impossibile prevedere la carneficina - Nella sua abitazione la polizia ha recuperato anche migliaia di munizioni e dell'esplosivo. "Non sappiamo come avremmo potuto prevenire questa strage", ha detto lo sceriffo, Joseph Lombardo, ricordando che prima dell'attacco di domenica sera Paddock non aveva fatto nulla che potesse insospettire le autorità.

Critiche a Google e Facebook per le fake news - Bufera su Facebook e Google che, secondo alcuni media americani, non hanno impedito il propagarsi di informazioni false su quanto stava accadendo: le piattaforme hanno aiutato la diffusione di notizie prodotte da troll di estrema destra in cui si incolpava milizie anti-Trump, sostenendo che l'autore della strage fosse un democratico. In altri casi sono state diffuse notizie in cui si sosteneva che l'attentatore fosse un musulmano o si fosse convertito all'Islam.

Anche materiale per esplosivi - Lo sceriffo di Las Vegas ha riferito che gli agenti hanno rinvenuto anche un certo quantitativo di tannerite, un tipo di esplosivo formato da una miscela di nitrato e percolato di ammonio, nell'abitazione del killer e nella sua automobile. Secondo Lombardo non è stato ritrovato invece alcun manifesto o lettera che potesse spiegare le ragioni della strage. "Questo individuo era un lupo solitario e non so davvero come avrebbe potuto essere fermato", ha detto. "Non posso entrare nella mente di uno psicopatico in questo momento".