La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha respinto il ricorso presentato da Antonio Logli contro la condanna definitiva a 20 anni di carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa. Nel ricorso si ipotizzava la violazione del diritto di difesa, ritenendo che non fossero stati presi in considerazione gli elementi a discolpa di Logli riguardanti alcuni presunti avvistamenti della donna dopo la sua scomparsa.