IL CASO DI RICCARDO CRISTELLO

Operaio licenziato per un post su Facebook su una fiction, si apre uno spiraglio per il reintegro all'ArcelorMittal

Dopo un incontro dei lavoratori dell'impianto con i vertici dell'azienda si intravede una possibilità di risolvere la vicenda. E' sceso in campo anche il sindaco di Taranto

"Non si può essere licenziati per un post su Facebook". Questa la posizione di Riccardo Cristello e dei suoi colleghi dell'ArcelorMittal di Taranto, ai quali si affianca il sindaco della città Rinaldo Melucci, nel giorno in cui i lavoratori hanno avuto con i vertici un incontro che potrebbe essere la premessa alla soluzione della vicenda. 

Cristello era stato licenziato per aver invitato, con un post sul suo profilo personale Facebook, a guardare la fiction di Canale 5 "Svegliati, amore mio". Quel post non è piaciuto ai dirigenti, che lo hanno licenziato. 

"Non è accettabile - ribadisce il primo cittadino, che si è unito agli altri dipendenti del siderurgico, solidali con il collega Cristello -. Su un lavoratore che esprime tutto sommato un giudizio personale su una fiction dobbiamo fare questo dramma? A me sembra una sciocchezza, sembra un pretesto. Insomma, usciamo dalla fiction e sediamoci ai tavoli perché la situazione ormai è esplosiva e non si può andare avanti".

Dopo il clamore suscitato, la stessa Sabrina Ferilli era intervenuta per difendere Cristello, dicendo di essere disposta a pagare le spese legali e lo stipendio. Anche un altro lavoratore era stato licenziato, ma subito reintegrato dopo le pubbliche scuse. Cristello invece di scuse fin dall'inizio non ha proprio voluto sentir parlare.