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Condannato per pedofilia, evade da domiciliari in clinica ex parroco

Doveva scontare 14 anni e due mesi. Era ricoverato in una casa di cura a Genzano (Roma)

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E' evaso da una clinica alle porte di Roma, dove si trovava ai domiciliari, don Ruggero Conti, l'ex parroco di Selva Candida arrestato dai carabinieri alcuni anni fa con l'accusa di violenze sessuali su minori. L'uomo martedì si è allontanato in taxi da una casa di cura di Genzano. Sulla vicenda indagano i carabinieri. L'ex parroco è stato condannato a una pena di 14 anni e due mesi. Era ai domiciliari nella struttura per ragioni di salute.

L'ex parroco fino ad agosto stava scontando i domiciliari a Viterbo; poi aveva fatto richiesta e ottenuto il trasferimento in clinica per motivi di salute. Quando è evaso, i carabinieri erano in procinto di notificargli un provvedimento di revoca dei domiciliari.

Nel 2015 la Cassazione aveva confermato la condanna per l'ex parroco don Ruggero Conti. Almeno sette le vittime di abusi sessuali per fatti che cominciarono nel 1998 in una parrocchia della periferia romana.

I fatti addebitati a don Conti risalgono a quando operava, tra il 1998 e il 2008, nella parrocchia romana nel quartiere di Selva Candida. A dare il via all'indagine giudiziaria era stata la denuncia di un altro sacerdote. L'ex parroco era stato poi condannato dal Tribunale di Roma nel marzo del 2011 a 15 anni e 4 mesi di reclusione. A maggio del 2013 la condanna, in appello, era stata ridotta a 14 anni e 2 mesi ma perché nel frattempo erano finiti in prescrizione tre degli episodi contestati al sacerdote.

La curia aveva adottato i primi provvedimenti nel 2008 quando gli impedirono di svolgere pubblicamente il suo ministero. Poi nel 2011 era poi stato sospeso "a divinis".

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