IL NODO RIAPERTURE

Franceschini: "Se riaprono gli stadi per il calcio, valga anche per i concerti" | Zaia: "L'11 giugno liberi tutti?"

Il presidente del Veneto vede come segnale di ripartenza il fatto che ci saranno gli Europei con il pubblico per Italia-Turchia

La questione delle riaperture è sempre più al centro del dibattito politico. Il ministero della Cultura, Dario Franceschini, chiede che anche per i concerti negli stadi o in spazi analoghi valgano le regole del calcio. "Ho visto che l'11 giugno ci saranno gli Europei con lo stadio aperto per Italia-Turchia.... bene, liberi tutti allora?". E' il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

La posizione di Franceschini è chiara: "Nel caso in cui il Comitato tecnico-scientifico dovesse autorizzare eventi sportivi con il pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi".

"Se è possibile accedere in uno stadio con 16mila persone per il calcio deve essere possibile anche per un concerto. E' una questione di principio, il mondo della cultura non può essere trattato in questo modo", sottolinea anche Enzo Mazza, ceo della Federazione dell'industria musicale italiana.

Secondo Zaia,  sarà "inevitabile andare verso una fase di convivenza con il virus". "Ho visto che l'11 giugno ci saranno gli Europei con lo stadio aperto per Italia-Turchia... liberi tutti allora? Ci entreranno 20mila persone all'Olimpico, immagino che l'11 di giugno sia la parte finale della liberazione. Chi la volesse leggere in maniera maldestra - ha aggiunto - potrebbe dire che sto parlando male di questa apertura. Invece dico: 'bene', prendiamo atto che l'11 giugno siamo aperti, vediamo di capire strada facendo cosa si può aprire in questi 60 giorni".