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A Mattino Cinque la lettera di Veronica Panarello: "Non sono un'assassina, un giorno o l’altro mi crederanno"

La donna: "Non mi perdonerò mai di non avere protetto mio figlio Lorys"

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Il 3 ottobre inizia il processo di appello a Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso il figlio Lorys, di otto anni, perché aveva scoperto la sua relazione con il nonno paterno. L’omicidio è avvenuto a Santa Croce di Camerina, in Sicilia, il 29 novembre del 2014. A Mattino Cinque la lettera autografa di Veronica, inviata ad Agnese Virgillito, nella quale spiega di non essere un mostro: “Un giorno o l’altro mi crederanno. Non sono una lucida assassina né una criminale, così come scritto nella sentenza. Non mi perdonerò mai di non avere protetto Lorys”. Lettera autografa della condannata, nessuna responsabilità accertata nella vicenda da parte dei soggetti menzionati dalla Panarello, il suocero Andrea Stival in particolare, che lei sostiene essere il vero assassino.

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