Raggiunge la sua edizione numero 15 e non conosce la noia: il festival di divulgazione scientifica BergamoScienza prende il via sabato 30 settembre alle 17.00 al Teatro Donizetti e proseguirà, per sedici giornate, fino al 15 ottobre. La città si anima di grandi scoperte, incontri ed emozioni in oltre 190 eventi, tutti gratuiti, tra cui conferenze, laboratori interattivi, spettacoli, mostre. Tra i partecipanti spicca la presenza Mario Renato Capecchi, premio Nobel per la Medicina nel 2007.
La scienza è la protagonista assoluta e viene proposta in tutte le sue diverse componenti, da quelle più accademiche, come fisica, chimica, neuroscienze, medicina, biologia, tecnologia, ma anche dal punto di vista artistico, nella musica, nel teatro e nella letteratura, creando in questo modo un intreccio di sapere e spettacolo capace di fare presa su un pubblico ampio e variegato, con un linguaggio accessibile a tutti.
Uno degli ospiti più attesi dell’edizione 2017 è Mario Renato Capecchi, genetista nato in Italia e naturalizzato in America, ideatore del gene targeting, una tecnica che consente di ottenere nei topi specifiche mutazioni genetiche utili per lo studio di malattie umane come il cancro e il diabete: grazie a questa ricerca nel 2007 Capecchi è stato insignito del Premio Nobel per la Medicina. L’appuntamento è per venerdì 13 ottobre alle ore 21 al Teatro Donizetti.
Tra gli studiosi di ambiente e biologia spiccano i nomi di Edo Ronchi, esperto di problematiche ambientali e di sostenibilità, il quale, sabato 7 ottobre alle 10.30 al Teatro Donizetti, parla di economia circolare e gestione dei rifiuti, con particolare attenzione alla situazione urbana. Domenica 8 ottobre alle 17 al Teatro Donizetti l’ex rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari, oggi commissario di Alitalia, e Francesco Salamini, uno dei massimi esperti italiani nel campo delle biotecnologie applicate al settore agroalimentare, intervengono sul tema: “Il futuro del cibo”; mentre giovedì 12 ottobre alle 21, al Teatro Donizetti, Pier Luigi Luisi, docente di biochimica all’Università di Roma Tre, racconta “Perché l’origine della vita sulla Terra è ancora un mistero?”
Si parla anche dei modi in cui le neuroscienze possono essere d’aiuto nella nostra vita quotidiana Domenica 8 ottobre alle 9.30 al Teatro Donizetti – Wendy Suzuki, docente di scienze neurali e psicologia alla New York University, spiega i benefici dell’attività fisica sulle nostre funzioni cognitive quali umore, memoria e attenzione.
Lo spazio e l’astronomia sono di scena al Teatro Donizetti domenica 8 ottobre alle 11.30, insieme a Patrizia Caraveo, astrofisica dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e direttrice dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano: si parla del comportamento straordinario e imprevedibile dei più potenti acceleratori di particelle nel nostro Universo. Nel secondo weekend (in data da definirsi) al Teatro Donizetti sarà la volta delle nuove frontiere da raggiungere nell’esplorazione spaziale con la tavola rotonda “Luna o Marte? Dove andare?”, con Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, e Franco Ongaro, Direttore Tecnologia e Qualità all’ESA (European Space Agency).
Tra gli altri temi del Festival ci sono anche l’astrofisica, l’intelligenza artificiale, la salute e la medicina, anche con laboratori dedicati ai giovani e alle scuole.
Sono in calendario anche numerosi eventi di intrattenimento e di spettacolo, in cui cultura scientifica e arte trovano una perfetta intesa. E’ in programma, tra l’altro, il concerto “An Evening with Pat Metheny”: il chitarrista statunitense e icona del jazz mondiale si esibisce il 14 ottobre al Teatro Creberg, affiancato dal batterista Antonio Sanchez autore della colonna sonora del film Birdman, dalla bassista Linda Oh, e dal pianista Gwilym Simcock,
Il connubio tra musica e scienza coinvolge quest’anno anche la lirica. Venerdì 6 ottobre al Teatro Donizetti va in scena l’opera “Ettore Majorana. Cronaca di infinite scomparse”, una co-produzione del Teatro Sociale di Como e della Fondazione Donizetti. Il libretto è di Stefano Simone Pintor su musiche di Roberto Vetrano. Martedì 10 ottobre nella Basilica di Santa Maria Maggiore alle ore 21 il neuroscienziato e linguista Andrea Moro dà voce al poeta e filosofo latino Lucrezio con letture e narrazioni.
Il programma integrale è disponibile sul sito www.bergamoscienza.it.