Impariamo a volerci bene

Obiettivo autostima: otto tips per azioni positive

Costruire un buon rapporto con se stessi è un lavoro che dura una vita, ma al quale ci si può allenare

© Istockphoto

L’invito a credere in noi stessi è un messaggio che incontriamo continuamente, sui media, nei libri, nelle umane relazioni; spesso sentiamo dire che basta credere fortemente in qualcosa per raggiungere il proprio obiettivo. Sappiamo anche le cose non stanno proprio così, ma è certo che un atteggiamento fiducioso e intraprendente è un ottimo presupposto per avere successo e che avere un buon concetto di se stessi è importante per costruire relazioni positive.  Ecco allora come migliorare la nostra autostima e sentirci più felici.

Che cos’è l’autostima – Come dice lo stesso termine, l’autostima è la buona opinione che abbiamo di noi stessi. Per approfondire un po’ la definizione, possiamo dire che è la valutazione complessiva che facciamo di noi stessi, del nostro valore e di quanto ci apprezziamo, approviamo a amiamo. In sintesi: è l’atteggiamento favorevole o sfavorevole che abbiamo nei confronti della nostra persona. L’autostima non coincide quindi esattamente con l’immagine che abbiamo di noi stessi, né con la fiducia in sé: questi aspetti sono semmai una conseguenza. L’autostima è semmai la capacità di convivere positivamente con le nostre caratteristiche e di amarci in ogni caso. Comprendere questo concetto è il primo passo nella costruzione della consapevolezza di sé.

L’autostima si impara – Il buon rapporto con se stessi si impara innanzi tutto attraverso un lavoro di conoscenza di sé. È un cammino che può essere complesso, ma al quale tutti dovremmo dedicarci. Un buon strumento è la meditazione: i momenti in cui si crea il silenzio interiore sono quelli in cui possiamo entrare in contatto con il nostro io profondo e scoprire i nostri desideri intimi, le aspettative, i punti di forza e i limiti.

Passare all’azione come se avessimo già imparato – Costruire l’autostima, come abbiamo visto, è un percorso che dura tutta la vita. Questo però nel frattempo non deve bloccare le nostre azioni, perché solo dall’azione viene la dimostrazione delle nostre capacità. La fiducia in noi stessi ci rende capaci di affrontare le sfide, risolvere i problemi e impegnarci con successo ed è, nello stesso tempo, una conseguenza e un motore di autostima. Chi agisce ripetutamente con risolutezza, ignorando il senso di insicurezza che magari prova, sviluppa l’abitudine all’azione con confidenza e alla fine dimentica l’ansia di fallire o di essere giudicato. 

Se l’abbiamo fatto una volta possiamo farlo ancora. – A tutti noi è capitato di sentirci invincibili: a prescindere dal risultato finale, il fatto di provarci con tutte le nostre forze è il modo migliore per arrivare al successo. Se almeno una volta abbiamo raggiunto l’obiettivo (ed è capitato a tutti, dobbiamo solo ricordarcene), ce la faremo ancora. Magari non sempre, ma in qualche occasione sicuramente sì. Per cominciare, possiamo assegnarci un compito e impegnarci risolutamente nel portarlo a compimento: il successo ci gratificherà e ci spingerà a porci un altro obiettivo, magari più ambizioso. Il nostro “allenamento” è già cominciato. 

Il modello di riferimento non solo gli altri - Il metro con cui dobbiamo valutare noi stessi non sono i comportamenti e i giudizi degli altri, ma solo noi stessi quando ci troviamo al meglio delle nostre possibilità. La tabella di giudizio non sono i successi dei nostri amici, i modelli reclamizzati dai media, tanto meno quello che leggiamo sui social network: quello che conta è solo il nostro cammino. Se ci capita di fallire una prova non è perché siamo incapaci o perché l’obiettivo era fuori dalla nostra portata: semplicemente non eravamo al massimo delle nostre forze, oppure non ci siamo preparati abbastanza, o ancora ci siamo fatti prendere dal panico al momento decisivo. Correggiamo i nostri errori e facciamo un altro tentativo: probabilmente andrà meglio.

Convivere con i nostri difetti – Ci sono aspetti di noi che possiamo cambiare, se non ci piacciono, mentre con altri dobbiamo convivere. Cerchiamo di trasformarli in elementi che ci caratterizzano e ci rendono unici, o addirittura in punti di forza, oppure puntiamo su un aspetto diverso, capace di valorizzarci fino a far dimenticare il difetto. 

Sbagliando si impara – Per imparare a fare qualcosa dobbiamo concederci una serie di tentativi in cui eventualmente sbagliare. Tutto, o quasi, si impara, ma richiede impegno e lavoro. E tanti sbagli e inciampi sul cammino, da affrontare senza scoraggiarsi e senza incolpare se stessi. Ogni bambino, per arrivare a camminare in modo sicuro, è caduto migliaia di volte. Ma alla fine ce l’ha fatta. 

Il sostegno degli amici – E’ un aiuto importante, Una rete di affetti solida e positiva, può rendere tutto più facile. A patto di non delegare agli amici e alla famiglia le nostre responsabilità: i protagonisti di noi stessi siamo sempre noi.