"Per tutte le donne sfruttate, umiliate e abusate, perché possano sempre trovare nella Chiesa un luogo di accogliente e sincero rispetto". È una delle intenzioni pronunciate da papa Francesco durante la messa mattutina a Santa Marta. Il Pontefice ha poi elevato altre due preghiere per tutte le donne del mondo: "Perché vivano nel contesto sociale ed ecclesiale in libertà e armonia, esprimendo la ricchezza specifica del loro essere" e affinché rappresentino "per l'umanità del nostro tempo il volto materno e accogliente di Dio".
La preoccupazione del Papa - In mattinata, il vicario di Cristo ha incontrato i direttori nazionali della Pastorale per i migranti e ha ricordato loro che "riconoscere e servire il Signore in questi membri del suo 'popolo in cammino' è una responsabilità che accomuna tutte le Chiese particolari”. Il Papa ha anche dato sfogo alla propria "preoccupazione di fronte ai segni di intolleranza e xenofobia che si riscontrano in diverse regioni d’Europa. Mi preoccupa ancor più che le nostre comunità cattoliche in Europa non sono esenti da queste reazioni di difesa e rigetto, giustificate da un non meglio specificato 'dovere morale' di conservare l’identità culturale e religiosa originaria. Nella storia della Chiesa - ha ricordato - non sono mancate tentazioni di esclusivismo e arroccamento culturale, ma lo Spirito Santo ci ha sempre aiutato a superarle, garantendo l’apertura verso l’altro”.
Visita ai malati - Nel pomeriggio papa Francesco si è recato alla Fondazione Santa Lucia a Roma per una visita a sorpresa. Nel visitare il centro specializzato nella neuro-riabilitazione di pazienti con deficit di movimento e cognitivi, il Pontefice si è fermato con i bambini malati. Dopo aver assistito ai loro esercizi riabilitativi, ha scherzato con loro e ha rivolto parole di conforto ai genitori.