Con una votazione on line che si è chiusa alle 12 sulla piattaforma Rousseau, il M5s si appresta a incoronare il candidato premier. Luigi Di Maio, vincitore designato, dovrebbe prendere il posto di Beppe Grillo (che rimarrà garante nazionale) come "capo" politico del movimento. L'annuncio del vincitore è previsto per la sera di sabato a Rimini, durante la tradizionale kermesse annuale del M5S.
Otto i candidati: Luigi Di Maio, Vincenzo Cicchetti, Elena Fattori, Andrea Davide Frallicciardi, Domenico Ispirato, Gianmarco Novi, Nadia Piseddu e Marco Zordan.
Blog Grillo: altissima partecipazione, hacker respinti - La partecipazione "è stata tra le migliori di sempre". Lo si legge sul blog di Beppe Grillo. "La nostra casa - spiega il Movimento - era difesa come una fortezza. Sono stati notati tentativi di hackeraggio che, però sono stati respinti. Le tracce di tali attacchi saranno identificate dalla nostre telecamere di sicurezza virtuali e saranno prontamente girate alla polizia postale".
La corsa "solitaria" di Di Maio - I malumori per la corsa solitaria di Di Maio contro alcuni sconosciuti totali, comunque, restano per ora quasi tutti sotto traccia. Il più coraggioso fra i parlamentari stellati è il campano Luigi Gallo, che aveva già diffuso nei giorni scorsi un appello di consiglieri comunali contro l'accorpamento della carica di capo politico con quella del candidato premier. Rialza la bandiera dei critici pubblicando su Facebook uno stralcio di una intervista del compianto cofondatiore del Movimento, Gianroberto Casaleggio. Il quale, fra le altre cose, spiegava che "va considerato che il concetto di leadership è estraneo alla democrazia diretta. I movimenti di democrazia diretta rifiutano il concetto di leader. Occupy Wall Street, per esempio, ha coniato per se stesso il neologismo leaderless, senza leader".
Ma la falange dei fedelissimi procede e Danilo Toninelli si preoccupa di riempire il vuoto provocato dal silenzio di Roberto Fico, leader dell'ala "ortodossa" che ha rinunciato a presentarsi (benché ne avesse annunciato l'intenzione molti mesi fa) e tace, sui social network, da una settimana intera. "E' falsissimo" dire che Fico è arrabbiato per le modalità della candidatura di Di Maio, "anzi lui parlerà, con me, sul palco della nostra festa a Rimini", sottolinea il deputato lombardo. Una promozione, il palco centrale, rispetto alla originaria previsione di un intervento di Fico nel Villaggio Rousseau.
Sabato è la giornata del bagno di folla per i "portavoce" eletti: nei vari gazebo i parlamentari, i sindaci e gli altri amministratori locali incontreranno i cittadini e gli attivisti. In serata, alle 19, la proclamazione del candidato premier. Nel primo pomeriggio di domenica sul palco centrale è previsto il primo incontro ufficiale del candidato premier "che risponderà - recita il programma ufficiale - alle domande degli attivisti e dei cittadini oltre che a quelle dei giornalisti sul programma del Movimento 5 stelle". Prevedibile, ma forse non voluto, qualche momento di tensione, specie dopo le recenti, rinnovate esternazioni di Grillo contro i giornalisti, ai quali attivisti e cittadini verranno affiancati nell'occasione in una inconsueta conferenza stampa "popolare". Chiusura alle 19 di domenica. E da quel momento toccherà a Luigi Di Maio iniziare a lavorare per la formazione della squadra di governo, per una campagna elettorale che, con l'anticipo della competizione regionale siciliana, di fatto è già in corso.