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Licenziato da ArcelorMittal per un commento su "Svegliati amore mio": "Non l'ho ancora detto alle mie figlie"

"Un pretesto per togliere il lavoro a un ragazzo", commenta a "Le Iene" la produttrice Simona Izzo

Licenziato da ArcelorMittal, l’ex Ilva di Taranto, a causa di un post ritenuto "gravemente lesivo dell'immagine e della reputazione aziendale", che riguardava la fiction con Sabrina Ferilli "Svegliati amore mio". È solo l'inizio della triste vicenda che ha coinvolto il tecnico di controllo Riccardo Cristelli, il quale ha voluto ricostruire l'accaduto davanti alle telecamere de "Le Iene".

"Non ho mai detto "no" all'azienda, tutto quello che mi hanno richiesto l'ho sempre fatto e ci ho sempre messo l'anima - continua, particolarmente provato, durante l'intervista di Alessandro Di Sarno - Io sono un padre di famiglia, ho due figlie, di 11 e 7 anni, non ho ancora detto nulla a loro.

Situazione diversa per Roberto Zito, un altro operaio che ha condiviso su Facebook il commento in merito alla serie tv che racconta la difficile convivenza tra un'acciaieria e l'alto tasso di malati di tumore in una città immaginaria. Quest'ultimo ha infatti chiesto di interloquire con l'azienda tramite il suo avvocato, scusandosi immediatamente per l'accaduto e tornando così a lavorare dopo la prima sospensione.

Il licenziamento di Riccardo ha mobilitato il mondo dello spettacolo e della politica attraverso molte manifestazioni di solidarietà, come quella della stessa Sabrina Ferilli che ha offerto al tecnico stipendio e assistenza legale, mentre la produttrice Simona Izzo commenta: "È molto doloroso che tutto questo sia diventato purtroppo il pretesto per togliere il lavoro a un ragazzo". "Meglio mettere al rogo il film che mandare per stracci due persone, due uomini di famiglia e con figli", aggiunge Ricky Tognazzi
 

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