Gli antibiotici stanno per finire. Secondo un report rilasciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’aumento della resistenza antimicrobica e il numero limitato di nuovi farmaci potrebbero favorire la diffusione di gravi malattie. Su cinquantun molecole in sperimentazione, infatti, solo otto offrono soluzioni per il contrasto ai batteri che non rispondono alle terapie esistenti.
Batteri "invincibili" - La resistenza agli antibiotici è la più grande minaccia alla salute della popolazione mondiale: circa 250.000 persone all’anno muoiono di tubercolosi multiresistente, una variante "potenziata" di quella comune. Non solo. Tra le dodici classi di agenti patogeni considerati pericolosi, alcuni sono responsabili di malattie banali, come la polmonite o le infezioni alle vie urinarie. Anche i germi più comuni, quindi, si stanno rafforzando.
Farmaci insufficienti - La ricerca farmocologica, intanto, procede a rilento. Sulle cinquantun molecole in sperimentazione, soltanto otto offrono soluzioni innovative per la lotta alle infezioni batteriche ad alto rischio. Un risultato deludente, che di fatto priva i medici di nuove armi contro le malattie. Mancano trattamenti efficaci perfino per Klebsiella e Escherichia Coli, due batteri molto diffusi negli ospedali e nelle case di cura.
La scienza al contrattacco - L’allarme è serissimo e richiede contromisure immediate. L’Oms e l’organizzazione Drugs for Negleted Diseases Initiative (Dndi) hanno lanciato la Global Antibiotic Research and Development Partnership (Gardp), un’iniziativa internazionale mirata a cercare soluzioni condivise per affrontare i problemi posti dalla resistenza agli antibiotici. Il progetto è stato accolto con favore in tutto il mondo: il 4 settembre 2017, sei Paesi (Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Sudafrica, Svizzera, Regno Unito) e la fondazione Wellcom Trust hanno investito più di 56 milioni nello sviluppo di nuovi farmaci. Inoltre, l’Oms sta definendo linee guida per l’utilizzo responsabile degli antibiotici già in uso in ambito sanitario, negli allevamenti e nell’agricoltura.
Un'emergenza globale - "La resistenza antimicrobica è un’emergenza sanitaria mondiale che potrebbe compromettere seriamente i progressi della medicina moderna", ha commentato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Per contrastare le patologie antibiotico - resistenti, inclusa la Tbc, è urgente investire nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci. "Se non troveremo una soluzione - continua l’esperto - torneremo al passato, quando le infezioni comuni facevano paura e un piccolo intervento chirurgico poteva costare la vita".