Italiani "in minoranza" all'Istituto Schiapparelli di Milano. In una prima, ad esempio, 20 studenti su 25 sono stranieri. Vengono da tutto il mondo: Filippine, Cina, Ecuador e altri Paesi ancora. Secondo gli insegnanti e i compagni di classe, sono perfettamente integrati e parlano la nostra lingua. Eppure, alcune mamme sono preoccupate. I ragazzi italiani - dicono - rischiano, paradossalmente, di essere isolati.
Milanesi a tutti gli effetti - Nessuna preoccupazione per i dirigenti scolastici, che nel corso degli anni hanno sviluppato progetti didattici per l'integrazione. "Forse avranno una pelle di un altro colore, ma parlano milanese più di me, o si considerano milanesi. E hanno tutti i vizi e le virtù dei milanesi", dice uno dei docenti. Un ragazzo, invece, sottolinea la ricchezza apportata dai compagni: "C'è una grande presenza di stranieri nella nostra scuola, ma la cosa mi sembra positiva per integrare le altre culture".
La preoccupazione delle mamme - Diametralmente opposta la posizione di alcuni genitori degli studenti italiani che frequentano l'istituto. "Temo che i professori vedano questa classe come serie B. "Mio figlio frequenta solo i suoi vecchi compagni di classe - dice una mamma - con gli stranieri ha solo colloqui sporadici. Non si integra con loro".