Renault sorprende il pubblico del Salone di Francoforte con la premiere mondiale di Symbioz. È un monovolume dalle linee futuristiche e dinamiche, che stravolge lʼidea abituale del viaggio e che la Casa francese intende trasformare in un prodotto di serie entro il 2030. Al suo fianco cʼè la nuova Megane RS, la versione più sportiva della media francese.
La concept Symbioz è una vettura elettrica, a guida autonoma e connessa, ma soprattutto è stata progettata per integrarsi nella vita delle persone dentro e fuori dal veicolo. “Il modo in cui utilizziamo le automobili sta cambiando ‒ spiega Thierry Bolloré del gruppo Renault ‒. L’auto sta divenendo uno spazio interattivo e personalizzato che connette i passeggeri ad altre auto, persone e oggetti intorno ad essa. Con orizzonte al 2030, immaginiamo nuovi scenari dove lʼutilizzo di energia è più efficiente, cʼè la connettività diffusa e nuovi scenari di guida autonoma che miglioreranno il modo in cui viviamo e viaggiamo”.
Questʼidea di monovolume del futuro, con un abitacolo modulare e schermi Oled, con il pilota che può rilassarsi inserendo la guida automatica, trasferisce energia domestica allʼauto e la riceve indietro se non serve più. A livello di prestazioni, Symbioz sviluppa fino a 500 kW di potenza (sono 680 CV!) e una coppia di 660 Nm, che permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, per unʼautonomia di marcia in autostrada di 500 km. Per ricaricare le batterie da 72 kWh all’80% della loro capacità ci vogliono appena 20 minuti. Ma questa è la tecnologia di oggi, nel 2030 chissà quali evoluzioni registreremo.
Più convenzionale lʼaltra novità che Renault porta allo IAA 2017, la Mégane RS con un nuovo poderoso motore da 280 CV e dotata di telaio 4Control, una primizia per il segmento. Con parafanghi allargati e fiancate specifiche rispetto alla Mégane GT, la nuova RS monta un motore nuovissimo con 390 Nm di coppia a soli 2.400 giri, che si abbina a due tipi di cambio differenti: manuale o doppia frizione DCT. Renault la metterà a listino a partire da dicembre 2017.