CON DIECI COLPI DI PISTOLA

Napoli, agguato a Scampia: ucciso il figlio 21enne del boss Notturno

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, l'inizio della collaborazione tra lo zio della vittima e le forze dell'ordine

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Agguato nella notte a Scampia, alla periferia nord di Napoli: Nicola Notturno, figlio 21enne del boss Raffaele, è stato ucciso con una decina di colpi d'arma da fuoco. Il giovane, pluripregiudicato, era ritenuto esponente di spicco del suo clan. Inutili i soccorsi: Notturno è deceduto in ambulanza mentre veniva trasportato in ospedale. Il padre della vittima era stato arrestato nel 2012.

Le ipotesi investigative - Gli inquirenti non lasciano da parte nessuna pista ma, oltre a quella degli scontri tra clan camorristici, un'altra mette in relazione l'omicidio con un avvenimento recente. Due settimane fa, infatti, Gennaro Notturno, zio del giovane ucciso, ha iniziato a collaborare con le forze dell'ordine. L'uomo ha partecipato alla prima faida di Scampia, che tra il 2004 e il 2005 ha lasciato 80 cadaveri per le strade dei quartieri settentrionali di Napoli. Il primo omicidio che ha confessato Gennaro è stato quello di Antonio Landieri, ucciso per errore a Scampia durante una spedizione punitiva voluta dagli scissionisti.

Il padre della vittima - Raffaele Notturno, padre di Nicola, è stato arrestato il 17 dicembre 2012 dai carabinieri di Napoli. Sull'uomo pendeva un ordine di carcerazione a 2 anni e 11 mesi per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. I militari dell'Arma lo avevano fermato in un appartamentino di Scampia, protetto da telecamere e cancello blindato.