"CAMBIEREMO IL PAESE"

Salvini:"In marcia verso governo | Ultima chance agli alleati: chiarezza su Europa"

"Le idee non si processano, cancelleremo le leggi Mancino e Fiano. Con noi mano libera alle forze dell'ordine", ha detto da Pontida

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"Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, al suo arrivo a Pontida. "Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani, ma l'anno prossimo - ha sottolineato - saremo a Pontida con una Lega e un centrodestra al governo, con l'Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia".

"Ultima chance agli alleati: chiarezza sull'Europa" - Il segretario del Carroccio si è poi rivolto direttamente agli alleati. La richiesta di chiarezza degli alleati sull'Europa, ha affermato, è "l'ultima chance che diamo oppure 'padroni a casa nostra'". Nel suo intervento definito più volte "il prossimo presidente del Consiglio". Salvini ha detto di voler cancellare tutte le principali riforme dei governi precedenti, a partire da quelle del Pd. L'elenco comprende la legge Fornero, il Jobs Act, la Buona Scuola e le norme sull'obbligatorietà dei vaccini.

"Quando saremo al governo cancelleremo le leggi Mancino e Fiano" - "Quando saremo al governo - ha aggiunto Salvini - daremo mano libera alle forze dell'ordine per portare pulizia e sicurezza alle nostre città. Questo impegno ce lo prendiamo si o no?". E "cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano, le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss". Secondo il leader leghista, quelli del centrosinistra "si comportano come il regime negli anni Venti che imbavagliava" gli oppositori.

"Bossi? Nei momenti eccezionali parla uno solo" - Salvini, riferendosi al provvedimento di sequestro dei conti della Lega deciso dal tribunale di Genova, ha poi aggiunto che "qualche giudice vuole fermare un partito, magari rispondendo agli ordini di qualcun altro, ma non può mettere il bavaglio a un milione di militanti". E sull'assenza nella scaletta degli interventi di Bossi, ha commentato: "Ci siamo tutti, ma nei momenti eccezionali parla uno". Il Senatur, infatti, è presente al raduno ma non è previsto un suo intervento dal palco. 

Maroni: "Mi dispiace che Bossi non parlerà a Pontida, la decisione è di Salvini" - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, si è detto dispiaciuto per l'esclusione del fondatore della Lega dalla scaletta degli interventi al raduno di Pontida. "Questo mi spiace - ha detto Maroni - perché Pontida è Bossi. La decisione è stata presa da Salvini. Ma per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola".

Toti: "Da Lombardia e Veneto dipende la libertà dell'Italia intera" - Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, intervenendo sul palco di Pontida ha rivolto un pensiero al referendum per l'autonomia in programma il 22 ottobre. "Dalla Lombardia e dal Veneto dal loro grido di libertà dipende la libertà anche della mia regione e dell'Italia intera", ha detto. "Noi - ha aggiunto - vogliamo un Paese diverso". Toti è il primo esponente di un altro partito italiano a intervenire al raduno leghista.