Il 7 luglio, nel corso dell'interrogatorio al quale fu sottoposto dopo aver ricevuto un invito a comparire per rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta Consip, la Procura di Roma ha contestato l'ipotesi di reato di falso al pm napoletano Henry John Woodcock. In concorso con il pm, è indagato per falso anche Gian Paolo Scafarto, ufficiale dei carabinieri.
L'iscrizione anche per falso del pm napoletano è infatti legata alle circostanze che hanno portato la Procura di Roma ad ipotizzare la stessa accusa nei confronti di Scarfato, ex capitano del Noe e ora maggiore del Comando provinciale dei carabinieri di Napoli, in merito alla fondatezza di una presunta presenza di 007, da lui indicata in una informativa, nell'attività di indagine sugli appalti Consip.
Ai pm romani Scafarto disse che a rappresentargli la necessità di compilare un capitolo specifico su tale circostanza fu Woodcock. Quest'ultimo confermò tale versione durante l'interrogatorio.