Sanità, Cgia: accumulati debiti con i fornitori per 22,9 miliardi di euro
L'ammontare del debito commerciale del Ssn non è ancora stato ricondotto entro limiti fisiologici e accettabili
La sanità italiana ha accumulato un debito con i propri fornitori di 22,9 miliardi di euro. Lo rileva la Cgia di Mestre analizzando la "Relazione sulla gestione delle Regioni" della Corte dei Conti, relativa al 2015, ultima rilevazione disponibile. Sebbene negli ultimi anni lo stock sia in calo, l'ammontare del debito commerciale del nostro Ssn non è ancora stato ricondotto entro limiti fisiologici e accettabili.
"Se è noto che le Asl pagano da sempre con molto ritardo - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - è altrettanto vero che in molti casi le forniture continuano ad essere acquistate con forti differenze di prezzo tra le varie Regioni".
"Non è da escludere che in alcune Regioni, in particolar modo al Sud, avvengano degli accordi informali tra le parti per cui le Asl o le case di cura impongono ai propri fornitori pagamenti con ritardi pesantissimi, ma a prezzi superiori rispetto a quelli, ad esempio, praticati nel settore privato", ha aggiunto Zabeo.
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