Il Servizio regionale di sorveglianza delle malattie infettive laziale ha accertato giovedì 10 nuovi casi di Chikungunya, malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette: i casi in totale nella regione salgono così a 27. Un altro caso è stato accertato nel Modenese a Casinalbo, frazione di Formigine: il Comune ha attivato il piano di emergenza sanitaria con disinfestazione della zona interessata.
Nel Lazio i 10 nuovi casi sono residenti o riportano un soggiorno nel comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all'estero nei 15 giorni precedenti l'esordio dei sintomi.
Lazio, Zingaretti: "Non ci sarà carenza di sangue" - "Come sapete è stato adottato un provvedimento: ovviamente il Centro nazionale sangue ha garantito la fornitura di sangue per coprire quello che ci sarà in meno, inevitabilmente, a seguito di questo blocco. Quindi non ci saranno problemi per la rete sanitaria". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in merito al blocco delle donazioni di sangue disposto dalla Asl Roma 2 per il caso Chikungunya.
I sintomi - La chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette: dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare. Il virus responsabile della chikungunya appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus, ed è trasmesso dalle zanzare del genere Aedes. L'azienda Usl di Modena ha accertato un caso di Chikungunya per un residente di Casinalbo, frazione di Formigine, in provincia di Modena: il comune ha attivato il piano di emergenza sanitaria con disinfestazione della zona interessata. I casi confermati di infezione da virus Chikungunya, come già comunicato dal Centro Nazionale Sangue, hanno determinato il blocco temporaneo delle attività di donazione del sangue nel territorio della ASL 2 del Comune di Roma e in tutto il Comune di Anzio, dove si sono registrati altri tre casi di contagio. Ieri l'istituto superiore di sanità ha comunicato il blocco delle donazioni di sangue nell'Asl Roma 2 e l'applicazione, nelle altre Asl, di una quarantena di cinque giorni per il sangue raccolto da donatori che hanno soggiornato nel territorio dell'Asl Roma 2 e di Anzio, A livello nazionale i donatori che hanno soggiornato nei comuni interessati saranno sospesi per 28 giorni.
L'appello alla solidarietà - "Rivolgiamo un appello a tutti i donatori sul territorio nazionale: contattate la struttura trasfusionale più vicina e programmate quanto prima una donazione di sangue o plasma, secondo le indicazioni che vi saranno fornite", ha detto Colum Donnelly, delegato nazionale della Croce Rossa Italiana per la donazione di sangue. "Sono tantissimi – prosegue Donnelly - i pazienti che, necessitando di trasfusioni per interventi chirurgici oppure quale terapia per malattie come la talassemia, dipendono direttamente dalle scorte delle strutture trasfusionali e non possiamo consentire che le conseguenze di questa situazione mettano in pericolo la loro salute. Stiamo seguendo l`evolversi della vicenda in stretto contatto con il Centro Nazionale Sangue e, come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte per limitare al massimo ogni possibile disagio.”