Apologia di fascismo, Alessandra Mussolini attacca: legge cialtrona
L'eurodeputata di Forza Italia si sfoga e per provocazione porta la foto del nonno in studio: "Cosa fanno ora mi arrestano?"
"E' una legge cialtrona". Alessandra Mussolini si sfoga a "Fatti e Misfatti" e va all'attacco del ddl che inasprice le pene contro l'apologia di fascismo. "Il testo addirittura parla di reclusione se vengono diffuse immagini inerenti al fascismo", sottolinea l'eurodeputata di Forza Italia. "Ci sono tante cose importanti da fare in Italia e siete andati a fare una cosa provocatoria e assurda che non c'entra nulla con la storia, con la violenza che accade ogni giorno, e che vuol vietare il diritto che ho al ricordo".
"Io per esempio se mostro la foto mi becco
due anni e sei mesi perché c'è la variante mediatica", afferma con tono provocatorio la Mussolini mostrando, in studio, uno scatto del nonno. "Quando la gente per strada mi chiede di autografare una foto cosa succede mi arrestano? Non posso più andere in giro?". "Ma perché non mandano in galera quelli che veramente rubano, stuprano e delinquono?".
La Mussolini parla di una
"legge di comodo" e senza contenuti che fa solo chiacchierare. Il nuovo testo approvato dalla Camera, con l'opposizione di destre e M5s, punisce con la reclusione "chiunqu
e propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco". Sarà quindi vietato il saluto fascista o la vendita di immagini e gadget sui due dittatori. Le pene subiscono un aumento se le immagini
vengono diffuse via internet.
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