Il sindaco di Amatrice vieta di farsi il selfie davanti alle case distrutte dal sisma, quello di Camerino organizza i tour guidati per i visitatori nella zona rossa devastata dal terremoto. Un'iniziativa che scatta in occasione della decima edizione della festa del Plein Air del 30 settembre, tradizonale appuntamento di inizio autunno nel borgo marchigiano. Ed è subito polemica.
Secondo il primo cittadino Gianluca Pasqui, scrive il "Corriere della Sera", "è giusto consentire a chi continua a venire qui da turista di rendersi conto coi propri occhi della devastazione del sisma". Ma parecchi degli abitanti non la vedono allo stesso modo. Quella visita guidata nel borgo distrutto dal sisma del 30 ottobre 2016 è "una mancanza di rispetto per i residenti", secondo Elisabetta, e Tiziana risponde con la controproposta di "vendere le pietre di casa a 5 euro", mentre Francesco rincara la dose: "Diamone una a testa come souvenir obbligatorio, così risolviamo il problema delle macerie".
La fantasia non manca ai camerinesi, che lanciano anche la proposta di un aperitivo di benvenuto per i turisti, già battezzato con il nome di "epicentro". Tanto qui, sorride amaro Francesco, "non serve shakerare, basta aspettare la scossa".
Nel paese marchigiano la zona rossa è la più estesa del cratere sismico, le facciate dei palazzi sono rimaste in piedi ma i muri interni sono tutti crollati e le case inagibili. Su circa 9mila abitanti gli sfollati sono 7.700, i campi in allestimento sette e la realizzazione delle casette per l'emergenza in ritardo. "Sai che effetto mi fa questa visita? - dice ancora Elisabetta -. L'esibizione di un mostro in gabbia. Triste e terribile".