Siamo al giro di boa e la produzione industriale ha confermato l’andamento osservato nel primo semestre. A luglio, infatti, l’indice calcolato dall’Istat ha registrato un nuovo aumento, sia rispetto a giugno (+0,1%) che rispetto allo stesso mese del 2016 (+4,4%) . Il consuntivo sui primi sette mesi riporta quindi un progresso tendenziale del 2,6% se considerati gli effetti di calendario e del 2,5% se si guarda invece al dato grezzo.
Ancora una volta il supporto maggiore alla crescita della produzione è arrivato dai beni strumentali, segno che le imprese italiane hanno ricominciato ad investire, fattore che conferma la ripresa economica in atto nel Paese.
Tra giugno e luglio i beni strumentali hanno registrato un +1,6%, risultato che ha comportato un aumento dell’indice a 105,3 punti: il valore più alto dall’agosto del 2016 e il secondo più alto registrato negli ultimi anni. Ancora più incoraggiante il confronto tendenziale: il +5,9% registrato rispetto al luglio di un anno fa ha consentito all’’indice di portarsi a quota 120,1 punti dai 110 del mese precedente, raggiungendo il valore più alto osservabile dalle serie storiche dell’Istat (quindi dal giugno del 2015).
Osservando i settori di attività economica si possono notare le ottime performance sia congiunturali che tendenziali delle attività estrattive, aumentate del 4,1% rispetto a giugno dell’8,4% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Negativo invece il confronto tra i periodi febbraio-aprile e maggio luglio, per il quale l’Istat indica un -15,4%.
Nel totale dei primi sette mesi i risultati migliori hanno però interessato le industrie per la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria e le attività manifatturiere. Nel primo caso l’Istat ha rilevato un aumento del 6%, nel secondo un +2,2%.
Tra le attività manifatturiere quelle andate meglio nel periodo gennaio-luglio sono la fabbricazione di mezzi di trasporto, con un +6,1% (ma in calo dello 0,8% tra giugno e luglio), e la produzione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici, che riporta un aumento del 6,2% rispetto ai primi sette mesi del 2016.