"Fenomeno secolare", "situazione imprevedibile", sono queste le frasi più usate dopo la bomba d'acqua che ha travolto Livorno e falciato almeno sei vite. Ma il giorno dopo scoppia la polemica politica: era davvero tutto non prevedibile? Il sindaco Filippo Nogarin accusa la Regione di non aver avvisato in maniera corretta e soprattutto non aver provveduto a pulire i canali. Pronta la risposta del governatore Rossi: "Era tutto scritto nel bollettino".
L'allerta ricevuta da Nogarin è la stessa arrivata a tutti i sindaci toscani della zona interessata dalla supercella temporalesca, quella arancione. Una situazione meteo che, come hanno ricordato il governatore Enrico Rossi e l'assessore regionale alla protezione civile Federica Fratoni, consente ai sindaci di mettere in atto tutte le misure per prevenire i danni piu' gravi. "Cosa che è stata fatta nella vicina Pisa", diceancora l'assessore.
"Per me arancione e rosso sono diversi", aveva detto Nogarin dopo il primo vertice con Rossi rispondendo a chi gli chiedeva perché non erano stati diramati allarmi ai cittadini. "I tecnici mi dicono che le differenze tra arancione e rosso sono minime - aveva replicato Rossi -: è rosso per l'ampiezza del fenomeno o se riguarda i fiumi principali", mentre l'arancione riguarda i corsi minori".
E, ai giornalisti, il governatore ricorda anche che per i sindaci la Regione su questo ha organizzato "anche dei corsi". "Non è il momento delle polemiche", è stata la risposta del primo cittadino. Ma non è stato così visto che su tutti i giornali la polemica si è rinfocolata.
Galletti: "Manca un centro meteo nazionale" - Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti: "Oggi non è possibile con questa Costituzione avere un centro meteo nazionale, perché la meteorologia è affidata alle Regioni: questo è un errore, un errore grave da segno rosso, perché oggi avere invece un centro meteo con delle linee guida nazionali rafforzerebbe il sistema".
Anci: necessaria verifica su sistema allerta - A difendere Nogarin è intervenuta anche l'associazione dei sindaci per bocca di Bruno Valentini, sindaco di Siena e delegato di Anci nazionale per la protezione civile: "Vorrei innanzitutto esprimere la mia personale solidarietà e quella dell'Anci alla città di Livorno. La solidarietà va alle famiglie delle vittime e la consegno con un forte abbraccio al sindaco Filippo Nogarin, in prima linea nell'affrontare questo terribile momento della sua comunità".
"A breve - continua Valentini - sarà necessario avviare una riflessione seria e approfondita sul sistema di allerta considerato che per l'area di Livorno e di Rosignano Marittimo il sistema di protezione civile aveva emanato un allerta arancione su una scala di 4 livelli che prevede il rosso come allerta massima". "I cellulari dei sindaci sono intasati da questi messaggi, non sempre corrispondenti alla reale evoluzione meteorologica, causando una sovraesposizione dei primi cittadini, alla quale non corrispondono mezzi e risorse sufficienti. I sindaci ci mettono sempre la faccia ma il sistema complessivo di gestione e prevenzione del rischio comporta il coinvolgimento dello Stato nel suo insieme".
Gentiloni: istituzioni collaborino senza fare polemiche - "A Livorno invito tutte le istituzioni a collaborare senza fare polemiche, mettendo al centro la comunità". Così il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha ricordato "la tragedia" avvenuta a Livorno inaugurando una scuola nel Milanese. "Alle vittime va non solo il pensiero ma la solidarietà di tutto il Paese", ha aggiunto.