"The Shape of Water" di Guillermo Del Toro, Leone d'oro a Venezia 74, uscirà nelle sale italiane (col titolo "La forma dell'acqua") il 15 febbraio 2018, in piena campagna per l'Oscar, la cui cerimonia è prevista per il 4 marzo. Il direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera ha intanto commentato la vittoria del regista messicano: "Un verdetto felice. Per una volta non dobbiamo affrontare le polemiche del giorno dopo distinguendo Festival e sala".
Barbera è dunque soddisfatto: "Il Leone d'oro 'The Shape of Water' di Guillermo Del Toro è un film anche da pubblico. Quest'anno il premio va a un artista capace di parlare al grande pubblico, e in questo momento di difficoltà del cinema in sala, questa è una cosa che fa bene a tutti". Lo scorso anno, infatti, ci sono state numerose polemiche per la vittoria di "The Woman Who Left" del filippino Lav Diaz, mai uscito nei cinema italiani.
Prosegue Barbera: il film di Del Toro - la cui uscita americana è prevista per l'8 dicembre 2017, in tempo per le candidature all'Oscar 2018 - è stato eletto "a larghissima maggioranza, anche se non si può nascondere l'imbarazzo dichiarato e il dispiacere di scegliere tra tanti film belli". Inoltre, mettere i Manetti Bros in concorso con "Ammore e malavita" è stata per lui una scommessa vinta: "Il dubbio era se un film così potesse essere compreso anche da un pubblico non italiano. E questo è avvenuto".
C'è molta positività anche nelle parole del presidente Paolo Baratta: al Lido, infatti, ci sono tanti ospiti che hanno visitato la Biennale Arte. "Ci sono andati attori, registi, giornalisti esteri, quasi tutte le giurie, una cosa epidemica che non può che fare bene a Venezia". Ottimi anche i numeri da egli segnalati: 170mila presenze in sala con un incremento del 14% sul 2016 con 75mila biglietti venduti, con 4.500 accreditati che hanno partecipato al "Venice Virtual Reality" dal 31 agosto al 5 settembre. Inoltre, si è registrato un +14% di biglietti venduti, un +15% di abbonati e un +20% di accreditati.
A proposito della "Venice Virtual Reality", Baratta rivela: "Al Lazzaretto Vecchio, per lo spazio Vr, sono venuti molti registi ed attori. E c'è stato chi mi ha detto in gran segreto che, tra le cose virtuali nell'isola, c'era sicuramente anche il bagno". L'autore del commento "è stato John Landis" (regista, attore e produttore cinematografico americano, autore di "The Blues Brothers").
Polemica tra il ministro israeliano Regev e il regista Maoz - Botta e risposta tra il ministro della cultura israeliano Miri Regev e il regista conterraneo Samuel Maoz, che si è visto criticare il suo "Foxtrot", film Leone d'argento a Venezia, perché "oltraggioso". Per Regev, il film contribuisce infatti "a istigare le giovani generazioni contro l'esercito più morale nel mondo, diffondendo bugie travestite da arte". Con un passato da portavoce delle forze armate, il ministro ha poi accusato la pellicola di dare "forza al Bds" - il movimento di boicottaggio di Israele - e "a chi odia lo Stato ebraico in tutto il mondo".
Non si è fatta attendere la reazione di Maoz che, citato dai media, ha replicato: nessuna società può fiorire quando "le persone critiche sono considerate traditori. Se critico il posto dove vivo, lo faccio perchè sono preoccupato e lo voglio proteggere. Lo faccio per amore".