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Ue, in preparazione la web tax: stop ai privilegi per i colossi della Rete

I ministri dell'Economia europei ne discuteranno all'Ecofin il 15 e 16 settembre. Anche senza presenza fisica verrà tassata quella digitale

agenzia

L'Unione europea sta studiando una "web tax" che superi l'attuale principio della "residenza fiscale" delle aziende, adattandolo alla caratteristica dell'economia digitale, che produce redditi "virtuali" in molti Stati, pagando le tasse in uno soltanto. Il progetto che punta a fare pagare la giusta proporzione di tasse a colossi come Google, Amazon e Facebook, è contenuta nel documento che l'Ecofin discuterà la prossima settimana a Tallin.

La dichiarazione congiunta - I ministri dell'Economia di Italia, Germania, Francia e Spagna in una dichiarazione congiunta hanno chiesto l'introduzione di una "web tax" alla vigilia del' Ecofin, la riunione che li vedrà tutti insieme a Tallin i prossimi 15 e 16 settembre.

La risposta della presidenza - Dall'Estonia, a cui attualmente spetta il semestre di presidenza dell'Ue, fanno sapere che "anche senza presenza fisica", un'azienda con una " presenza digitale significativa" nei Paesi dove opera dovrebbe pagare una quota adeguata di tasse.

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