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Firenze, ragazze Usa confermano le accuse: "Violentate da due carabinieri"

Trovate tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale. Secondo il ministro Pinotti risulta "una qualche fondatezza rispetto alle accuse". La gazzella dei Cc indagati avrebbe sostato 20 minuti vicino alla casa delle due

ufficio-stampa

Le due ragazze americane, che ieri hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri in servizio, avrebbero confermato la loro versione. Le studentesse, ascoltate separatamente, hanno confermato le accuse e fornito una versione non contraddittoria. I due militari risultano indagati. La scientifica ha confermato la presenza di tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale che sarebbe avvenuto nell'androne del palazzo.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per violenza sessuale. Altre tracce biologiche sono state rilevate nel percorso tra l'ingresso del palazzo fino nell'appartamento delle due 21enni. Le stesse ragazze avevano raccontato che una di esse aveva subito gli abusi in quell'ambiente.

Le studentesse avrebbero confermato anche in procura la loro versione dei fatti. Nella serata di giovedì gli inquirenti avevano deciso di risentirle per verificare alcuni punti del racconto fornito alla polizia. Gli accertamenti hanno inoltre confermato che le studentesse hanno avuto recenti rapporti sessuali. Resta da accertare se questi rapporti siano o meno da ricondurre alla presunta violenza di cui affermano di essere state vittime.

Gazzella ferma per 20 minuti vicino alla casa delle giovani - L'auto dei due militari indagati, un appuntato scelto e un carabiniere scelto, potrebbe aver sostato per circa 20 minuti davanti al palazzo del centro storico in cui vivono le giovani. Il dato emerge dalle immagini di due telecamere di sicurezza vicino all'immobile: la prima ha ripreso l'arrivo della vettura, mentre l'altra la sua uscita dalla zona. Non ci sarebbero invece telecamere nella piazzetta dove si affaccia il palazzo.

Le ragazze sono state accompagnate all'ospedale fiorentino di Torregalli, dove è stato attivato il codice rosa, il percorso predisposto nei casi di violenze su soggetti deboli, ed è intervenuta anche una psicologa. Le due giovani sono state anche sottoposte all'alcoltest e al narcotest e sarebbero risultate positive, circostanza che potrebbe aggravere la posizione dei militari, perché le ragazze sarebbero state in condizione di minorata difesa.

Fascicolo anche alla procura militare di Roma - Anche la procura militare di Roma ha aperto un fascicolo sulle presunte violenze sessuali. Lo ha confermato il procuratore militare, Marco De Paolis, precisando anche "al momento di tratta di atti relativi al fatto".

Il ministro Pinotti: "Accuse fondate" - "Gli accertamenti sono ancora in corso, ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse" contro i carabinieri. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aggiungendo che "si tratterebbe, e il condizionale è d'obbligo, di un episodio gravissimo. Lo stupro è sempre grave, ma è di gravità inaudita se commesso da carabinieri in uniforme".

Usa: "Prendiamo accuse molto seriamente" - "Prendiamo queste accuse molto seriamente". Lo ha riferito il dipartimento di Stato Usa, commentando all'Ansa la vicenda delle due studentesse universitarie statunitensi.

Il console americano incontra il questore di Firenze - Dopo la denuncia delle due ragazze, il console generale Usa a Firenze, Benjamin Wohlauer, ha incontrato il questore di Firenze Alberto Intini. Il colloquio tra il diplomatico ed il questore è durato poco meno di un'ora e il console ha lasciato la questura senza fare dichiarazioni. Firenze è una delle città italiane con la maggiore concentrazione di sedi di università americane, alle quali si aggiungono le numerosissime scuole di lingua italiana per stranieri.

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