Dopo aver ospitato la quarta edizione della Triennale di Architettura nel 2016 ed essersi aggiudicata quest’anno il Wallpaper Design Award nella categoria “best city”, Lisbona è già pronta per guardare al futuro.
Sotto la guida di architetti di fama internazionale, che rappresentano i suoi moderni ammiragli, la bella capitale lusitana non perde di vista gli interventi di riqualificazione, volti a renderla ancor più luccicante agli occhi di coloro che ogni anno la visitano e che le consentono di essere sempre più un punto di riferimento per gli amanti di architettura, arte e design.
Belém, dove il passato incontra il futuro - Il nuovo polo architettonico è il quartiere di Belém, che si affaccia sul fiume Tago. Qui, antichità e innovazione convivono perfettamente: a grandi classici in stile manuelino quali la Torre di Belém e il Mosteiro dos Jerónimos – entrambi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco – si affianca il pionieristico MAAT, il Museo di Arte, Architettura e Tecnologia inaugurato il 5 ottobre 2016. Si tratta di un edificio-museo dalle linee sinuose che unisce arti visive, architettura e tecnologia che lambisce un’ex centrale elettrica di inizio Novecento, oggi sede del Museu da Electricidade, tra i più visitati del paese. L’area museale si colloca alla perfezione all’interno del paesaggio urbano e naturale circostante: questo è dovuto, in parte, alla copertura ondulata che richiama proprio la superficie del fiume, grazie al rivestimento composto da circa 15.000 piastrelle in calçada, la ceramica degli azulejos.
Il Parque das Naçoes, il quartiere fieristico - Qui arrivò il primo soffio di modernità, che rapidamente invase l’intera città. Realizzato in occasione di Expo 1998, il Parco delle Nazioni è uno dei simboli della maestosa opera di rigenerazione: grazie agli architetti Siza Vieira, Peter Schermayef e Calatrava, quest’area industriale dismessa è stata riconvertita a centro culturale, scientifico, tecnologico, ludico e sportivo. Tante sono le attività che si possono svolgere al suo interno, dallo jogging allo shopping, senza dimenticare una visita alla Torre Vasco da Gama e all’Océanario. Le due strutture, rispettivamente a nord e a sud del parco, sono collegate dal Teleferico, funivia dalla quale si può ammirare un panorama inedito.
La Baixa e il Chiado: il centro storico si rinnova - Anche i quartieri più centrali non sono tuttavia esenti da trasformazioni. Partiamo dalla Baixa, dove nel 2009 si è trasferito il MUDE, il Museo del Design e della Moda, precedentemente situato nella cornice del Centro Cultural de Belém. Quello che una volta era il Banco Nacional Ultramarino ospita ora una curata selezione di capi di alta moda e di oggetti di design firmati da Philippe Stark, Arne Jacobsen, Charles Eames, Tom Dixon e molti altri. Ironia della sorte, “mude” in portoghese significa proprio “cambiare”: nessun altro gioco di parole potrebbe essere più azzeccato. Spingendosi un po’ più a nord, in direzione Parque Eduardo VII, si incontrerà la Fondazione Calouste Gulbenkian, un’area dedicata al sapere e alla cultura umanistica. Ancora una volta, l’armonia col paesaggio circostante è un tratto distintivo del museo.
I dintorni: Cascais e Sintra - L’onda di modernità si espande anche oltre i confini della capitale, in particolare a Cascais, dove si trova la Casas das Historias Paula Rego, progettata dall’architetto Souto de Moura e aperta al pubblico nel 2009. La costruzione, di un rosso mattone intenso che contrasta col verde brillante degli eucalipti, riprende la forma delle tradizionali case costruite nel XX secolo nella zona di Cascais. Infine, parlando di architettura non si possono non menzionare il Palácio Nacional da Pena e il Palácio de Monserrate, entrambi a Sintra. Se nel primo convivono vari stili (gotico, manuelino, arabo, rinascimentale e barocco), il secondo è completamente d’ispirazione moresca ed è caratterizzato da pietre finemente intagliate e pattern geometrici.
Per maggiori informazioni: www.visitlisboa.com