"Per me è un giorno di liberazione personale. Io ho fatto cinque anni di sacrifici terribili". Lo ha affermato il governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palermo dove ha annunciato il suo ritiro dalla nuova candidatura a presidente della Regione. "Sicuramente vi mancherò", ha scherzato all'inizio. "Molti mi invitavano a proseguire, ma il mio è un gesto di responsabilità", ha aggiunto.
"Quattro anni fa al primo rimpasto pensai di dimettermi e di ricandidarmi da solo. Un pensiero che ho fatto altre due volte. A Roma mi chiedono perché abbia cambiato 57 assessori, ma se me lo chiedete voi giornalisti siciliani non ci sto perché sapete bene che io non avrei mai cambiato nessuno e che tutto è dipeso dai partiti", ha aggiunto polemicamente Crocetta parlando con la stampa a Palazzo d'Orleans.
"La cosa spaventosa di questi 5 anni è stato il muro di gomma che ho trovato attorno a certe istituzioni. Sono stato accolto da alcuni come se fossi stato il solito presidente della Regione, il gelese provinciale - ha detto ancora Crocetta -. Un muro di gomma attorno a istituzioni palermitane che pensano di essere la Sicilia, quando non è così, e che pensano di essere persino Palermo quando non è cosi".
"Cinque anni fa non è che abbiamo vinto solo in via Maqueda o in via Etnea. Abbiamo vinto nei quartieri popolari dove siamo riusciti a parlare il linguaggio della gente. Il primo giorno eletto mi sono trovato davanti a un muro di gomma", ha concluso il governatore uscente.